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Abbattere parete interna a Roma: il permesso e il costo

abbattere parete interna a Roma
abbattere parete interna a Roma

E’ quando si acquista una casa che solitamente si decide di abbattere una parete interna. Infatti proprio nella casa appena comprata si pensa di rinnovare la distribuzione interna, creando una stanza in più, un bagno in camera o il rifacimento della cucina. In questo articolo parliamo di quanto costa abbattere una parete di casa o un muro interno o la ricostruzione di una parete interna e quali permessi servono.

Per demolire un muro interno o ricostruirlo occorre sapere che e’ giusto affidarsi ad un professionista geometra, architetto o ingegnere. Infatti sarà il professionista che verificherà se le opere che vogliamo apportare alla nuova casa rispettino i requisiti igienico sanitari e di sicurezza.

Abbattere un muro interno portante o non portante

Anche una persona non del mestiere appena decide di spostare una parete interna di casa si domanda se sia un muro portante o non portante. La risposta a tale quesito risulta fondamentale in quanto prima di cominciare un qualsiasi lavoro di abbattimento o ricostruzione delle pareti.  Se la parete non è un muro portante, non ci sono particolari problemi nel buttarla giù. Tale intervento ricade però nelle opere di manutenzione straordinaria e necessita dunque di un permesso dal comune di Roma che di seguito illustreremo. Lo stesso vale se vogliamo aprire una porta su un muro non portante.

Come si riconosce un muro portante rispetto ad un tramezzo?

Una parete portante a differenza di quella non portante (tramezzo) si differenzia sia per le sue dimensioni (spessore), che  per la sua posizione all’interno dell’appartamento. Un muro portante infatti solitamente ha uno spessore oltre i 12-15 cm. Un’ulteriore verifica che può essere fatta e’ sentire il suono emesso battendo sul muro in questione, un rumore sordo e pieno ci fa intendere che ci troviamo di fronte ad un muro portante o in cemento armato, un rumore a vuoto ci fa capire che molto probabilmente quel muro è un tramezzo (muro non portante). Può aiutarci anche il controllo della posizione del muro sulla planimetria catastale.

Ci teniamo a precisare che se non avete esperienza in lavori di ristrutturazione prima di demolire un muro affidatevi ad un tecnico che vi eviterà di commettere errori.

Si può abbattere un muro portante interno alla casa?

E’ possibile abbattere un muro portante, ma e’ un’operazione che va fatta con la giusta cautela. Il muro portante fa parte della struttura del palazzo e lo stesso collabora affinchè tutto l ‘edificio distribuisca il suo peso a terra in modo omogeneo. Quindi semplicemente buttare giù un muro portante senza alcun tipo di valutazione è estremamente pericoloso per l’intero fabbricato e per la vostra casa.

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Spigheremo come procedere per demolire un muro portante:

  • elaborazione di un progetto da parte di un professionista abilitato che spieghi le modalità di abbattimento.
  • il progetto esecutivo con i calcoli di un ingegnere vengono depositati al genio civile provinciale.
  • il  genio civile dopo 45 giorni consecutivi rilascia l’attestato di deposito per l’autorizzazione dell’inizio lavori. 
  • si deve nominare uncollaudatore (ingegnere iscritto all’albo da almeno 10 anni).
  • prima di demolire un muro portante occorre presentare una scia al comune di Roma che autorizzi i lavori.

Gli stessi accorgimenti servono se si vuole aprire un varco (arco, porta) o finestra su muro portante.

Posso  abbattere un muro portante senza aspettare l’autorizzazione?

Ovviamente la risposta e’ no, ricordiamo la responsabilità penale e civile nel fare lavori in assenza di autorizzazione. L’iter è quello di attendere l’autorizzazione del genio civile e successivamente protocollare al comune di Roma la scia per manutenzione straordinaria. Potrete sicuramente effettuare i lavori di manutenzione ordinaria in attesa della risposta da parte del genio civile. Senza autorizzazione sconsigliamo di intraprendere qualsiasi lavoro di abbattimento o ricostruzione di muri all’interno della casa.

Scopri quanto si può aprire un muro portante nel nostro approfondimento

Quale permesso serve per abbattere un muro interno o realizzare aperture di nuove porte a Roma

spostare muri interni a roma
spostare muri interni a roma

Prima di demolire un muro, o la ricostruzione di nuove pareti, va sempre verificato quale tipo di permesso serve viene richiesto dal comune. Sui muri portanti abbiamo ampliamente parlato nei paragrafi sopra, sia sulla loro demolizione o su l’apertura di una porta su muro portante.

Per quanto riguarda i muri non portanti (tramezzi) , sia per realizzare delle aperture sulle pareti esistenti, sia se si tratta della loro demolizione, essendo opere di manutenzione straordinaria hanno bisogno di un’autorizzazione da parte del comune. Quindi a seguito della riforma Madia, si deve presentare agli uffici tecnici del comune solo la cila. Potete iniziare i lavori immediatamente dopo aver consegnato la cila ed i relativi documenti redatti dal tecnico.

Con il decreto legge 126/2106 e con il 222/2016, viene completato l’iter della riforma Madia denominata SCIA 2. Ha l’obiettivo di facilitare il titolo abilitativo richiesto per ogni intervento edilizio, portandoli a 5: edilizia libera, CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata), scia (segnalazione certificata di inizio di attività), permesso di costruire, scia alternativa al permesso di costruire.

Quindi per l’abbattimento di un muro servo i seguenti permessi:

  1. muro portante scia (segnalazione certificata inizio attività)
  2. tramezzo o parete non portante con l’apertura di nuove porte o loro spostamento si autorizzano in cila

In parole povere la scia e la cila hanno sostituito in tutto la vecchia denuncia di inizio attività DIA.

E’ obbligatorio presentare la variazione catastale se si demolisce un muro o tramezzo a Roma

Ogni volta che si cambia la disposizione interna durante una ristrutturazione, è obbligatorio presentare la variazione catastale con le modifiche apportate. Infatti dal 2010 l’agenzia delle entrate ha evidenziato l’obbligo di comunicare l’aggiornamento della planimetria alla fine dei lavori di ristrutturazione che comportano lo spostamento di porte e di tramezzature. Con il protocollo del fine lavori relativo ad una cila o scia si hanno trenta giorni di tempo per presentare l’aggiornamento catastale della pianta di casa. Superato tale termine il catasto può applicare una sanzione amministrativa. Consigliamo dunque di comunicare sempre le avvenute modifiche della planimetria catastale prima del protocollo del fine lavori, ovviamente se non bisogna presentare una variante al permesso cila o scia.

Quanto costa abbattere un muro interno all’appartamento a Roma?

Prendiamo l’esempio di spostamento di una parete interna in un appartamento a Roma. Il calcolo del costo viene effettuato sui metri quadri di parete demolita e la relativa ricostruzione della stessa in altra posizione. A tale costo va aggiunta la parcella del tecnico che presenta la cila a Roma o la scia, più i relativi costi d’istruttoria.

Vi invitiamo a leggere il nostro articolo quanto costa la cila a Roma

Il costo per la demolizione di una parte interna può variare dai 20,00€/mq ai 35,00€/mq. A questo costo va aggiunto lo smaltimento dei rifiuti a discarica autorizzata (ogni materiale demolito ha un costo specifico per essere smaltito). Il formulario dello smaltimento dei rifiuti nel comune di Roma viene richiesto prima del deposito della fine dei lavori.

Il costo per ricostruire una parete interna, ad esempio in cartongesso, si può considerare circa 30€/mq.

Se spostate dei muri interni nella ristrutturazione ricordatevi a fine lavori dovete presentare anche la nuova planimetria catastale con le modifiche apportate all’appartamento. Il costo per l’aggiornamento catastale e’ di circa € 200,00 più i 50,00€ di diritti di istruttoria da pagare all’agenzia delle entrate.

Detrazione 50% ed abbattimento di un muro interno

Quando si parla di abbattimento, demolizione e ricostruzione di un muro internotrattandosi di lavori di manutenzione straordinaria è possibile usufruire della detrazione fiscale per interventi di ristrutturazioni edilizie. L’agevolazione consiste nella detrazione del 50% irpef recuperabile in 10 anni su un tetto massimo di 96.000€.

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