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APE a Roma, costo, norme e preventivo

L’Attestato di Prestazione Energetica (APE a Roma) è il documento che classifica l’efficienza di un immobile in una scala dalla A4 (migliore) alla G (peggiore). A Roma e nel Lazio è obbligatorio in compravendita, locazione, agibilità e in altri casi previsti dalla legge. L’APE deve essere redatto da un tecnico abilitato e trasmesso telematicamente sul portale APE Lazio, con pagamento degli oneri regionali pari a 15,00 euro per ciascun attestato.

In questa guida trovi: quando è obbligatorio, quanto costa davvero a Roma, come ottenere un preventivo preciso, come si deposita su APE Lazio, le novità normative europee e nazionali che incideranno sugli attestati

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APE a Roma Attestato di Prestazione Energetica

Cos’è l’APE e a cosa serve

L’APE descrive la prestazione energetica di un edificio o di una singola unità immobiliare e riporta, tra le altre informazioni, la classe energetica, gli indici di prestazione globale (rinnovabile e non rinnovabile), le emissioni di CO₂ e le raccomandazioni per migliorare l’efficienza. Le metodologie e il contenuto minimo discendono dalla normativa nazionale di riferimento (D.Lgs. 192/2005 e decreti attuativi), in particolare dai decreti del 26 giugno 2015 su linee guida APE e requisiti minimi.  Perché è importante: tutela giuridica in atti di trasferimento e locazioni; trasparenza negli annunci; indicazioni tecniche utili per ridurre i consumi.

Quando è obbligatorio l’APE a Roma

È obbligatorio:

  • in compravendita (da consegnare al rogito);

  • in locazione, nuovi contratti e rinnovi (classe energetica già in annuncio);

  • nelle pratiche di agibilità;

  • in interventi edilizi significativi che alterano involucro o impianti;

  • per molte pratiche di incentivi e detrazioni legate all’efficienza.

Restano esclusi, in via generale e con valutazione caso per caso: box, cantine, autorimesse, edifici non dotati di impianto termico e alcuni fabbricati minori non riscaldati. Il tecnico certificatore verifica l’applicabilità dell’esenzione sulla base della normativa vigente (linee guida e requisiti minimi).

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Validità e decadenza

L’APE vale 10 anni dalla data di deposito in Regione, a condizione che sia rispettata la manutenzione degli impianti termici e non intervengano lavori che modifichino le prestazioni. In caso contrario decade prima e va rifatto. Le tempistiche di deposito su APE Lazio sono fissate entro 15 giorni dall’emissione; nella prassi professionale il deposito è di norma contestuale o entro poche ore.

Dove e come si deposita l’APE a Roma: Portale APE Lazio

Nel Lazio l’unico canale di deposito è il Sistema Informativo APE Lazio, gestito con funzioni di catasto APE, registro dei certificatori, integrazione con SIAPE e controlli automatici sul file XML. Il tecnico:

  1. genera APE in PDF e XML con software conforme;

  2. firma digitalmente;

  3. carica i file e completa la scheda immobile/impianti;

  4. paga gli oneri istruttori di 15,00 euro per attestato;

  5. ottiene numero di protocollo e QR code.

Nel 2025 la Regione ha approvato un nuovo regolamento che disciplina il funzionamento del sistema informativo, confermando gli oneri e chiarendo fasi e controlli.

Costo APE Roma: la fascia reale

costo ape a roma
costo APE a Roma

Il costo APE a Roma per un servizio professionale con sopralluogo, calcolo, firma digitale e deposito su APE Lazio si colloca mediamente tra 180 e 250 euro + 15 euro di oneri regionali. Il prezzo dipende da:

  • superficie e complessità dell’unità;

  • tipologia di impianto (autonomo, centralizzato, pompe di calore, rinnovabili);

  • urgenza;

  • destinazione d’uso (residenziale/terziario).

Diffida di offerte anomale che omettano il sopralluogo o non prevedano il deposito regionale: l’APE senza sopralluogo non è conforme; attestati non depositati non sono opponibili e possono creare problemi in atti notarili o in caso di controlli. Per confronto, alcune offerte promozionali pubbliche riportano importi molto bassi ma non sempre includono tutte le fasi richieste dalla normativa.

Preventivo APE Roma: cosa serve per farlo preciso

Per formulare un preventivo APE Roma accurato, è utile avere:

  • indirizzo/quartiere;

  • tipologia (appartamento, villa, negozio, ufficio);

  • superficie calpestabile;

  • tipologia impianto (autonomo/centralizzato/pompa di calore);

  • anno o epoca costruttiva;

  • eventuali interventi recenti (sostituzione infissi, cappotto, caldaia).

Con questi dati il professionista può stimare tempi, complessità di rilievo e modellazione energetica e proporre un importo trasparente, comprensivo di deposito su APE Lazio e oneri.

Tempi: quanto serve davvero

  • Sopralluogo: 30–60 minuti (unità standard).

  • Analisi e calcolo: 1 giornata lavorativa.

  • Deposito su APE Lazio: entro 15 giorni per legge; nella prassi, immediato dopo verifica interna di qualità.

Per urgenze legate a rogiti o consegne chiavi, è ragionevole pianificare 24–48 ore dalla visita, compatibilmente con disponibilità e completezza documentale.

Chi può redigere l’APE a Roma

Possono firmare l’APE tecnici abilitati iscritti ai rispettivi albi e accreditati secondo la normativa: geometri, ingegneri, architetti con competenze in efficienza energetica, responsabilità civile e penale su quanto dichiarato e obbligo di sopralluogo. Le linee guida nazionali definiscono contenuti minimi, criteri di indipendenza e metodologie di calcolo.

Novità normative 2024–2026: cosa cambia per l’APE

La revisione della Direttiva europea EPBD è entrata in vigore il 28 maggio 2024. Entro il 31 dicembre 2025 gli Stati membri presentano la bozza del Piano nazionale di ristrutturazione e, in generale, la trasposizione deve avvenire entro il 29 maggio 2026. Per l’art. 17(15) è previsto un termine al 1° gennaio 2025 sulla progressiva eliminazione di incentivi a caldaie fossili. Questi passaggi non cambiano automaticamente gli APE, ma orientano aggiornamenti nazionali e regionali su metodi e contenuti, e impatteranno sulla classificazione degli edifici e sui requisiti degli attestati nei prossimi mesi.

Lazio: regolamento su sistema informativo e oneri

Con il Regolamento regionale 28 luglio 2025 n. 16 il Lazio ha definito il funzionamento del Sistema APE Lazio, l’integrazione con SIAPE e gli oneri istruttori di 15 euro per attestato, semplificando le fasi di controllo e gestione. Per i tecnici significa procedure più chiare, tracciabilità migliore, verifiche sia documentali sia automatiche.

Decreti nazionali invariati nella sostanza

Restano riferimento i decreti nazionali del 26 giugno 2015 su linee guida APE e requisiti minimi (metodologie di calcolo, limiti prestazionali e contenuti dell’attestato). Eventuali aggiornamenti applicativi verranno recepiti con nuovi atti; ad oggi, per la redazione degli APE valgono ancora questi pilastri, integrati dalle norme tecniche UNI/CTI periodicamente aggiornate.

Le modalità per la trasmissione degli APE sul Sistema Informativo regionale sono reperibili consultando la “Guida per la fruizione del Sistema Informativo della Regione Lazio per la gestione degli Attestati di Prestazione Energetica degli edifici APE Lazio” nella sua revisione  pubblicata sul sito istituzionale Sito Regione Lazio per invio degli attestati di prestazione energetica.

Come si elabora un APE, nel concreto

  1. Rilievo in sopralluogo
    Geometrie, superfici disperdenti, involucro, stratigrafie (se note), ponti termici, orientamenti, ombreggiamenti, infissi (profilo, vetro, distanziatore, schermature), stato impianti.

  2. Modellazione energetica
    Software conforme ai decreti 2015; definizione zone termiche, apporti solari, ventilazione, rendimenti generazione/emissione/regolazione/distribuzione, produzione ACS.

  3. Calcolo indici
    EPgl,nren, EPgl,ren, emissioni di CO₂, fabbisogni per servizio (riscaldamento/raffrescamento/ACS).

  4. Classe energetica e raccomandazioni
    Interventi proposti con stima qualitativa dei benefici; indicazioni su possibili salti di classe.

  5. Firma digitale, XML e deposito APE Lazio
    Caricamento, pagamento €15 e generazione protocollo/QR code.

Esempi reali a Roma: numeri e impatto

Caso 1 – Appartamento 80 m², Monteverde (anni ’60)

  • Stato iniziale: murature in laterizio senza cappotto; infissi legno vetro singolo; caldaia autonoma atmosferica; nessuna schermatura solare.

  • Classe di partenza: F (EPgl,nren intorno a 180–200 kWh/m²anno, valore indicativo).

  • Interventi suggeriti: infissi basso emissivi con Uw ≤ 1,3 W/m²K; caldaia a condensazione con valvole termostatiche; schermature estive su logge esposte a sud/ovest.

  • Risultato stimato: passaggio a D–E con riduzione consumi del 25–35% e comfort migliorato.

  • Documentazione: libretto impianto aggiornato, manutenzione annuale.

Caso 2 – Negozio 55 m², Prati (piano strada)

  • Stato iniziale: ampie superfici vetrate non selettive; split per raffrescamento; pompa di calore aria-aria senza controllo evoluto; illuminazione tradizionale.

  • Interventi suggeriti: vetri selettivi con fattore solare equilibrato; pompa di calore ad alta efficienza con controllo inverter; illuminazione LED con sensori presenza; chiusure notturne coibentate.

  • Risultato: salto di una/due classi, consumi elettrici ridotti sensibilmente nelle ore di picco estivo; minori costi operativi e ambienti più confortevoli per i clienti.

Caso 3 – Trilocale 65 m², Appio Latino (anni ’70, impianto centralizzato)

  • Stato iniziale: centralizzato con valvole; infissi sostituiti nel 2010; assenza di schermature efficaci.

  • Interventi suggeriti: termoregolazione evoluta centralizzata, schermature mobili, sigillature giunti e cassonetti, micro-ventilazione controllata.

  • Risultato: ottimizzazione consumi senza opere invasive, con possibile passaggio da E a D, evidenziato nell’APE aggiornato.

Gli esempi indicano ordini di grandezza tipici del costruito romano e mostrano come l’APE ben fatto non sia solo “carta” per il notaio ma una base tecnica per pianificare interventi efficaci.

certificato energetico roma
certificato energetico Roma

Errori da evitare a Roma

  • APE senza sopralluogo: non conforme e rischioso.

  • Dati inventati o non verificati: esiti inattendibili, possibili sanzioni.

  • Mancato deposito su APE Lazio: l’attestato non è tracciato né verificabile.

  • Offerte civetta che non comprendono oneri, firma digitale o XML.

Verifica sempre: nominativo e albo del tecnico, numero di protocollo regionale, presenza di QR code e coerenza dei dati riportati.

Come influisce la classe energetica sul valore a Roma

La classe energetica incide su prezzo, tempi di vendita e negoziazione. In quartieri centrali o semicentrali, differenze di due classi possono generare scostamenti di prezzo a doppia cifra, specie se l’immobile è pronto all’uso e con impianti efficienti. In locazione, immobili in classe migliore hanno minori costi di gestione e maggiore appetibilità.

Checklist pratica per richiedere un APE a Roma

  1. Dati immobile: indirizzo, piano, esposizioni, superficie.

  2. Documenti: visura catastale, eventuali progetti, schede infissi, libretti e manutenzioni impianti.

  3. Accesso per sopralluogo: contatti referenti, orari, permessi condominiali se necessari.

  4. Scadenze: data rogito/contratto.

  5. Richieste particolari: copia urgente, invio all’agenzia, allegati per perizie.

Chi può elaborare il certificato energetico a Roma?

L’APE a Roma certificato energetico viene redatto da un tecnico, chiamato anche certificatore energetico, accreditato alla regione Lazio. Per redigere la certificazione energetica infatti bisogna avere delle competenze in materia di efficienza energetica degli edifici. Il certificatore energetico è solitamente un tecnico abilitato alla progettazione di edifici ed impianti come l’architetto, l’ingegnere o il geometra.  Il certificatore ha delle responsabilità civili e penali rispetto alla certificazione energetica che firma e timbra.

Attestato di prestazione energetica come viene elaborato?

Con l’ausilio di specifici software viene effettuata una analisi energetica dell’immobile tramite:

  • le specifiche delle murature e degli infissi
  • le caratteristiche di superfici e  volume di un immobile
  • la produzione di acqua calda sanitaria
  • il raffrescamento ed il riscaldamento degli ambienti
  • eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile

In seguito il tecnico elabora i calcoli, compila il documento e rilasciando l’APE che sintetizza le caratteristiche energetiche dell’immobile. L’ APE deve essere conservato con il libretto della caldaia e consegnato al nuovo proprietario o al locatario. L’attestato di prestazione energetica si presenta alla regione Lazio entro 15 giorni dall’emissione. Il sopralluogo sull’appartamento, negozio o edificio è obbligatorio.

Cosa contiene un certificato APE a Roma

APE attestato di prestazione energetica Roma
APE attestato di prestazione energetica Roma

FAQ complete

Quanto costa un APE a Roma?
Per un appartamento standard il costo professionale è in media 180–250 euro, a cui aggiungere 15 euro di oneri regionali per il deposito su APE Lazio. Il prezzo sale per unità complesse, impianti particolari o urgenze.

Chi può fare l’APE a Roma?
Tecnici abilitati e accreditati: geometri, ingegneri, architetti. Devono eseguire il sopralluogo, modellare l’immobile con software conforme, firmare digitalmente e depositare in Regione.

L’APE si deposita ancora sul portale regionale?
Sì. Nel Lazio l’APE si trasmette esclusivamente sul portale APE Lazio, con XML e PDF firmato digitalmente, pagamento oneri e rilascio protocollo/QR.

Quali sono gli oneri regionali per l’APE nel Lazio?
Gli oneri istruttori sono 15,00 euro per attestato, come stabilito dalla Regione e confermato dal regolamento 2025.

Quanto dura l’APE?
Fino a 10 anni, salvo lavori che modificano le prestazioni o mancata manutenzione degli impianti. In caso di modifiche significative l’APE va aggiornato.

In quanto tempo posso avere l’APE?
Con documenti pronti e sopralluogo eseguito, 24–48 ore sono tempi realistici; il deposito regionale è in genere immediato dopo i controlli interni, comunque entro 15 giorni.

Le nuove regole europee cambiano l’APE?
La nuova EPBD 2024 indirizza piani e standard più ambiziosi: bozza piano nazionale entro 31 dicembre 2025, trasposizione generale entro 29 maggio 2026. Gli APE continueranno a seguire i decreti nazionali fino ai futuri aggiornamenti di recepimento.

Posso vendere o affittare senza APE?
No, è obbligatorio. In mancanza, si rischiano sanzioni e problemi in atto.

Il sopralluogo è davvero obbligatorio?
Sì. È parte integrante della procedura e base della responsabilità del certificatore. Un APE senza sopralluogo è non conforme.

Se ho un APE di 8 anni fa è valido?
Sì, se non sono cambiati impianti e se la manutenzione è regolare. In caso di sostituzione caldaia, cappotto o altri interventi, va rifatto.

Il negozio al piano strada deve avere l’APE?
Sì, in caso di locazione o vendita. Il tecnico considererà impianti, superfici vetrate e profili di uso specifici del terziario.

Quanto incide la classe sul valore?
In molti contesti romani due classi di differenza possono spostare sensibilmente tempi e prezzi di mercato; immobili efficienti sono più appetibili e hanno costi di gestione inferiori.

Conclusioni operative

  • Per rogiti e locazioni a Roma, pianifica per tempo: sopralluogo, calcolo, deposito su APE Lazio e pagamento €15 di oneri.

  • Pretendi un APE completo, firmato digitalmente e protocollato, con QR code verificabile.

  • Usa le raccomandazioni del certificatore come road map per interventi mirati e sostenibili.

  • Monitora gli aggiornamenti derivanti dalla EPBD 2024: non cambiano l’APE dalla sera alla mattina, ma orientano la politica energetica nazionale e regionale fino al 2026.

In particolare, la classe energetica dell’edificio (da A4 G) è determinata sulla base dell’indice di prestazione energetica. Più è bassa la lettera associata all’immobile, maggiore è il suo consumo energetico.