Bonus ristrutturazione Roma 2024: tutte le agevolazioni fiscali per i lavori di casa nel 2024
Il Bonus ristrutturazione Roma 2023. La nuova legge di bilancio proroga tutti i bonus casa 2023. Vengono dunque prolungati di un ulteriore anno tutta una serie di bonus in scadenza – eco bonus, bonus ristrutturazioni e bonus mobili – che non essendo strutturali da anni ormai vengono riproposti dalle diverse manovre di bilancio. La proroga di un anno interessa anche il bonus facciate che rispetto agli altri contributi per fare i lavori in casa, è stato lanciato nella scorsa manovra.
La pratica CILA per ottenere il bonus ristrutturazione Roma 2024
Per avere accesso al bonus ristrutturazione bisogna sempre presentare la pratica cila a Roma (comunicazione inizio lavori asseverata). Infatti senza tale permesso è difficile dimostrare, anche nell’acquisto dei materiali, che si svolgono dei lavori per manutenzione straordinaria.
Indice:
Tutti bonus ristrutturazione Roma 2024
Di seguito elenchiamo i bonus ristrutturazione a Roma per il 2024, tra quelli rinnovati e quelli introdotti per l’emergenza covid. Cosa cambia nel 2023 per le detrazioni fiscali nella ristrutturazione?
- Eco bonus
- Sisma bonus
- Il Bonus ristrutturazioni
- Bonus mobili
- Bonus verde
Bonus ristrutturazione 2024: l’ecobonus semplice
Si tratta di una detrazione dall’Irpef o dall’Ires concessa in seguito ad interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. Come quelli volti a ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento. L’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Danno inoltre diritto a questa detrazione gli interventi di miglioramento delle prestazioni termiche dell’involucro dell’edificio.
La detrazione è da ripartire in 10 anni. È pari al 50% per la sostituzione di finestre a meno che non si tratti di bonus per abbattimento barriere architettoniche che è al 75%, l’acquisto e la posa in opera di schermature solari e l’installazione di caldaie a biomassa. Sale al 65% per gli altri tipi di interventi. Per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali, l’ecobonus sale al 70-75%.
Bonus ristrutturazione 2024: il superbonus al 110%
Per comprendere l’orizzonte temporale di utilizzo occorre una doverosa premessa: la “data di scadenza” del superbonus 110% è stata fissata al 30 giugno 2022 ma il comma 8-bis (diverse volte modificato nel corso di quest’ultimo anno) ha previsto delle eccezioni per alcuni soggetti beneficiari.
Per i soggetti di cui alle precedenti lettere a) e d-bis) (condomini ed edifici composti da 2 a 4 u.i. e unico o pluri-proprietario persona fisica) il superbonus potrà essere utilizzato fino al 2025 con il seguente decalago di aliquota
- 70% per le spese sostenute nel 2024;
- 65% per le spese sostenute nel 2025.
Il superbonus, però, potrà continuare ad essere utilizzato al 110% per le spese sostenute nel 2023:
- a chi entro il 25 novembre 2022 sono riusciti a presentare la CILAS e, per i condomini, l’ulteriore condizione che la delibera assembleare che abbia approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata in data antecedente al 25 novembre 2022;
- agli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, per i quali alla medesima data del 25 novembre 2022, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.
Per i soggetti di cui alla lettera b) (interventi su edifici unifamiliari), com’è noto, il superbonus 110% è terminato il 30 giugno 2022 ma per chi è riuscito a completare il 30% dell’intervento complessivo entro il 30 settembre 2022, sarà possibile utilizzare il bonus 110% sulle spese sostenute fino al 31 marzo 2023.
Il bonus ristrutturazione Roma 2024 per i lavori di casa
Gli interventi di ristrutturazione degli edifici continuano a dare diritto alla detrazione Irpef al 50% da ripartire in 10 anni. Il limite massimo di spesa è di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Se l’immobile è adibito promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, arte o professione, la detrazione spetta nella misura ridotta della metà. Danno diritto ad una detrazione del 50% anche gli interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza con generatori a gas di ultima generazione.
Novità nel bonus mobili per il 2024
È stata prorogata fino al 31 dicembre 2024 la detrazione al 50% delle spese sostenute per l’arredo di immobili ristrutturati. È ripartire in 10 quote annuali. Riguarda l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga). Questi vanno destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Il tetto massimo di spesa scende a 5.000 euro.
Rinnovato anche per il 2024 il bonus verde
È stata prorogata fino al 31 dicembre 2024 la detrazione Irpef al 36% per diverse spese. Come quelle sostenute per le opere di sistemazione a verde, coperture a verde, impianti di irrigazione, realizzazione pozzi e giardini pensili. Va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo.
Terminano il bonus facciate, continua la detrazione al 75% per le barriere architettoniche
Si fermano al 2022 il bonus facciate, sceso al 60% nel 2023, continua invece la detrazione del 75% per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche introdotto dalla legge di Bilancio 2022.
Eco bonus al 65% fino al 2024
L’eco bonus mantiene l’aliquota al 65% per il 2023 e il 2024. Stessa percentuale di detrazione per il prossimo biennio anche per gli interventi di efficientamento sulle parti comuni degli edifici condominiali, per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari (fino a un valore massimo della detrazione di 60mila euro) rispondenti ai requisiti richiesti dalle regole tecniche (Uni e Cen) di cui all’allegato M del Dlgs 311 del 2006, nonché per l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti.
Resta ferma al 50% per i prossimi anni, la detrazione per le spese che riguardano gli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari. Stessa aliquota anche per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A. La detrazione sale al 65% se la caldaia è almeno in classe A e se vengono installati sistemi di termoregolazione evoluti.
Detrazioni al 70 e 75% per l’efficientamento dei condomìni
Viene conservata fino a tutto il 2024 anche la detrazione per la riqualificazione energetica dei condomìni, che prevede una un’aliquota al 70% per gli interventi sulle parti comuni purché interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda. Stessa scadenza anche per il bonus al 75% per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica relativi alle parti comuni di edifici condominiali finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva.
Le due agevolazioni – va ricordato – sono calcolate su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 40mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Sisma-bonus con aliquote maggiorate fino al 2024
Va avanti fino a tutto il 2024 anche il sisma-bonus al 50% per interventi nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Stessa data di scadenza anche per le aliquote maggiorate del 70 e 80% per i lavori che, grazie al miglioramento del comportamento dell’edificio sottoposto ad azioni sismiche, determinano il salto rispettivamente di una o due classi di rischio.
Per l’eco-sisma bonus il differimento fino al 2024 vale anche per le aliquote maggiorate all’80 e all’85% nel caso in cui vi sia un miglioramento della risposta al sisma tale da comportare il salto di una o due classi di rischio. Confermate fino al 31 dicembre 2024 anche le detrazioni del 75 e 85% per lavori antisismici sulle parti comuni di edifici condominiali.