CILA comunicazione inizio lavori asseverata, costo e tempi
La cila comunicazione inizio lavori è un termine che se sei del mestiere hai sicuramente sentito dire. Oggi cercherò di spiegare a cosa serve, quando serve e soprattutto quanto costa. La cila è stata utilizzata anche per depositare al comune le autorizzazioni per il superbonus 110%, dandogli l’appellativo “spagnoleggiante” cilas. Veniamo a noi e diamo un po’ di nozioni tecniche in modo chiaro da definire alcuni aspetti riguardanti la comunicazione inizio lavori.
Che cosa è la cila è perché la si deve presentare?
La cila in teoria è un acronimo delle parole comunicazione inizio lavori asseverata, in questa ultima parola si racchiude la responsabilità di chi la presenta. Infatti è la stessa asseverazione che fa prendere la responsabilità al tecnico progettista. Ed è per questo che una persona senza nozioni tecniche e senza un’abilitazione specifica non può presentare la comunicazione inizio lavori. La si deve presentare al comune anche perché riguarda opere di manutenzione straordinaria su strutture non portanti, il che vuol dire che le opere che si autorizzano con la cila non devono riguardare pilastri, travi o muri portanti. E’ obbligatorio presentarla se si deve modificare la disposizione interna di una casa o se si modificano gli impianti tecnologici, perché in entrambe i lavori si rientra all’interno di specifiche norme edili.
Indice:
Quali opere in cila e quali no?
Come anticipato nel paragrafo precedente la cila è obbligatoria per alcuni lavori e per altri no. Vediamo quali opere necessitano della comunicazione inizio lavori e quali invece possono farne a meno.
Facendo un esempio semplice: se Franco deve ristrutturare casa e decide di creare un bagno in più, o spostare la cucina per creare angolo cottura in soggiorno, acquisendo cosi la possibilità di avere una camera da letto ricavata. Franco deve presentare una cila al comune. Perché deve presentare la comunicazione inizio lavori ? Semplice ,perché cosi il suo appartamento avrebbe la conformità urbanistica e catastale e tra 20 anni quando deciderà di vendere non dovrà presentare una cila in sanatoria pagando anche una sanzione amministrativa.
Volendo fare un’elenco spicciolo ma chiaro la cila serve per opere di manutenzione straordinaria:
- spostamento e demolizioni di muri non portanti;
- creare una disposizione diversa all’interno della casa come spiegato per Franco;
- sanare con la cila a sanatoria le situazioni rientranti a quanto scritto sopra;
- serve per adeguare gli impianti tecnologici come quello dei bagni ed elettrico.
Quando non serve la cila?
Vengo contattato spesso da persone che vogliono presentare la cila per manutenzione straordinaria, per rifare i soli pavimenti. Purtroppo questo non è possibile infatti il rifacimento del pavimento di casa rientra nella fattispecie della manutenzione ordinaria. Per la manutenzione ordinaria si può presentare la cil, senza A, quindi senza asseverazione del tecnico, in quanto non rientra in norme di settore specifiche. Dunque se devi:
- rifare solo i pavimenti
- tinteggiare casa
- piastrellare il terrazzo
- rivedere alcune prese elettriche di casa
- modernizzare il bagno senza toccare l’impianto preesistente
non serve la cila ma puoi comunque presentare la cil (comunicazione inizio lavori semplice).
Documenti per presentare la CILA comunicazione inizio lavori asseverata?
Se devi presentare la comunicazione inizio lavori asseverata, perché devi svolgere dei lavori in casa ti occorre come prima cosa? Un tecnico iscritto all’albo o ordine, lo stesso ti guiderà in una progettazione a prova di norme e requisiti igienico sanitari. E’ lo stesso tecnico che dichiara asseverando il rispetto di tali norme. Oltre al tecnico ti occorre la documentazione riguardo l’urbanistica di casa quindi:
- progetto originario? Il grafico dove si capisce come è stato edificato l’edificio o la tua casa
- la planimetria catastale
- tutte le altre pratiche presentate nel tempo dai vari proprietari di casa
- pazienza 🙂
quanto sopra sempre per dare la possibilità al tecnico di verificare la conformità tra stato attuale e progetti approvati e dunque non incorrere in errori. Se non trovi i documenti, sempre con il tuo tecnico, puoi fare accesso in atti al comune e richiederne o la copia o la lettera di smarrimento.
Quali sono i requisiti per il progetto della cila?
I requisiti a cui si atterà il tecnico progettista incaricato per la cila sono quelli igienico sanitari, oltre ovviamente a saper riconoscere un muro portante o un pilastro. Per lo più riguardano le dimensioni delle stanze, delle cucine e l’aerazione con le finestre. Infatti la prima cosa da verificare da parte del tecnico sarà quella del rapporto aereo illuminante delle stanze. Questo requisito prevende che ogni stanza deve avere 1/8 della superficie calpestabile destinata ad una finestra apribile. Questo non vale per le cucine che devono avere una finestra minimo di 1,50 mq e una dimensione di almeno di 15,00 mc. Noioso vero? Però se non si rispettano queste norme il progetto della vostra ristrutturazione viene rifiutato dal comune e dovrete modificare in corso d’opera le vostre scelte iniziali. Quanto scritto sopra sono solo alcuni dei requisiti, di seguito un piccolo elenco di altre dimensioni da verificare nel progetto:
- le stanze da letto devono essere almeno di 9,00 mq
- il soggiorno, anche se con angolo cottura deve essere di minimo 14,00 mq
- corridoi, ripostigli e bagni possono avere un’altezza minima di 2,50 mt
- la cucina non può affacciare in chiostrina, cosi come stanze da letto e soggiorno
- l’altezza minima interna della casa deve essere di minimo 2,70 mt
Cosa deve contenere la pratica di comunicazione inizio lavori asseverata?
Ovviamente il geometra per cila che predispone la pratica edilizia sa benissimo cosa occorre allegare alla pratica per il suo buon fine al comune, ma qui voglio dare un’idea alle persone che tecnici non sono di cosa sia necessario per la comunicazione inizio lavori.
Partiamo dal dire che un tecnico deve per forza di cose fare un rilievo della casa prendendo le misure scrupolosamente di ogni ambiente ed ogni finestra. Una volta svolto il rilievo, lo stesso, procede alla restituzione grafica dello stato attuale(convenzionalmente chiamato ante operam), per poi studiare il progetto dei vostri lavori interni (convenzionalmente post operam). Nello studiare il progetto il tecnico si attiene alle normative dimensionali sopra descritte.
Preparato il progetto, compila le dichiarazioni sul modulo cila, la maggior parte dei comuni hanno un portale telematico su cui compilare tutta la pratica (sue,suet etc..), infatti molte volte il tecnico la chiama cila telematica o online. Nella relazione asseverata il tecnico progettista dichiara:
- zona di piano regolatore generale
- estratto di mappa catastale
- dimensioni della casa
- se si tratta di un frazionamento o fusione
- dove verranno smaltiti i materiali di risulta(se ci sono demolizione di tramezzi)
- ed importantissimo assevera il rispetto dei requisiti igienico sanitari, edilizi e che non si toccano strutture portanti.
Compilato il tutto timbrato e firmato (da committente e tecnico), lo invia con la procedura telematica, o lo consegna a mano cartaceo, o lo invia tramite un protocollo con posta elettronica certificata. Insieme ai moduli il tecnico allega:
- titolarità( atto compravendita, affitto etc..)
- ditta incaricata
- piantina catastale
- documenti di identità di tutte le parti coinvolte
- eventuale nomina del direttore dei lavori
Lavori di casa finiti, cosa devo fare con la cila?
Hai presentato tutto in regola e completo della documentazione obbligatoria, hai ovviamente iniziato i lavori e ora li hai terminati, cosa si fa con la cila? Niente di sconvolgente, il tecnico progettista prepara e compila il modulo per la comunicazione di fine lavori e se anche direttore dei lavori ne collauda la conformità con il progetto presentato. Se ci sono modifiche vi presenterà prima una cila in variante e poi la comunicazioni di fine lavori. La fine lavori contiene la data di fine lavori, lo smaltimento dei rifiuti in discarica autorizzata e se non c’e’ l’obbligo di variazione al catasto la dichiarazione che nulla è cambiato nella consistenza dei vani di casa.
Quando è obbligatorio presentare l’aggiornamento catastale per la comunicazione inizio lavori asseverata?
Se hai presentato come sopra, la comunicazione della fine dei lavori per la cila, hai l’obbligo di presentare la variazione catastale con la nuova piantina entro 30 giorni dal protocollo della comunicazione di fine lavori. Ovviamente solo se hai modificato la disposizione interna, gli ambienti o hai demolito o costruito nuovi muri, in tutti gli altri casi non hai nessun obbligo, in quanto nulla è mutato nel numero di vani o consistenza(dichiarazione del tecnico). La pratica docfa la presenta un tecnico che entro due/tre giorni ti consegna la nuova piantina catastale.
Quanto costa la pratica cila?
Ovviamente quanto spiegato fin qui ha un costo, sia fisso (del comune) si del tecnico che ne ha la responsabilità. Il costo fisso della cila, chiamato anche diritto di istruttoria o reversale comunale, varia da € 100,00 a € 300,00, in base al comune dove si presenta la cila (es.: Roma € 291,24). Il costo variabile della cila è dato da quanto richiede il tecnico per il suo lavoro, per la sua esperienza e per la responsabilità che ha se sbaglia qualcosa. Possiamo dire che mediamente una cila costa da € 600,00 a € 800,00, il prezzo cila in questione è escluso l’eventuale direzione dei lavori che si computa in percentuale al costo dei lavori da eseguire. Ma è incluso della variazione al catasto, qualora sei obbligato a presentarla.
Ovviamente poi ogni tecnico a sua discrezione fa il suo prezzo, vi consiglio di affidarvi sempre ad un tecnico con un bagaglio di esperienza, perché se ci fosse un errore nella cila il costo che avrete risparmiato prima lo dovrete spendere dopo. Per fare un’esempio se dovete poi ripresentare una nuova cila in sanatoria per rimediare ad un errore avrete da pagare una sanzione amministrativa pari ad € 1.000,00 più tutte le altre spese descritte sopra. Voglio anche ricordare che l’eventuale cila in corso d’opera ha una sanzione amministrativa fissata ad un terzo di € 1.000,00 quindi € 333,00.