CILA per modifiche interne: guida completa e aggiornata
La CILA per modifiche interne è uno degli strumenti burocratici più richiesti quando si parla di ristrutturazioni e interventi edilizi leggeri.
Molti proprietari di casa si trovano a doverla presentare senza sapere bene quando è obbligatoria, quali lavori richiede, come si compila e cosa succede se si procede senza.
Indice:
Questo articolo è pensato per:
Proprietari di appartamenti che vogliono fare lavori interni senza incorrere in sanzioni.
Chi deve capire le differenze tra CILA, SCIA e permesso di costruire.
Chi si chiede se la CILA si può detrarre nelle dichiarazioni fiscali.
Alla fine di questa guida saprai esattamente quando serve, come richiederla, quanto costa, come evitare errori e come gestire eventuali problemi con il catasto.
Cos’è la CILA e quando serve per modifiche interne

La CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) è una pratica edilizia che si presenta al Comune per segnalare l’inizio di lavori che rientrano nella manutenzione straordinaria leggera.
In parole semplici, serve quando modifichi un immobile senza toccare le strutture portanti.
Esempi di lavori che richiedono la CILA
Spostamento di tramezzi non portanti.
Creazione o eliminazione di pareti divisorie interne.
Modifica della disposizione interna delle stanze.
Realizzazione di un secondo bagno senza alterare le strutture.
Sostituzione degli impianti interni con tracciati diversi.
Quando NON serve la CILA
Lavori di manutenzione ordinaria (tinteggiatura, sostituzione pavimenti, sanitari, infissi interni).
Interventi che rientrano nell’edilizia libera previsti dal D.M. 2 marzo 2018.
Quando serve un’altra autorizzazione
Se modifichi parti strutturali → SCIA edilizia.
Se cambi destinazione d’uso o aumenti volumetria → permesso di costruire.
Modifiche interne senza autorizzazione: rischi e sanzioni
Molti pensano che per lavori interni “minori” si possa procedere senza burocrazia. Errore grave.
Se l’intervento rientra nella manutenzione straordinaria e non presenti la CILA, rischi:
Sanzione amministrativa: da 1.000 € a 5.000 €, ridotta a 1.000 € se regolarizzi spontaneamente. (se la ristrutturazione non riguarda abusi importanti la sanzione per la CILA in sanatoria è fissata ad euro 1.000,00)
Problemi catastali: l’immobile risulta “difforme” e può diventare invendibile finché non regolarizzi.
Blocco delle detrazioni fiscali: senza pratica edilizia non puoi detrarre le spese.
Contestazioni condominiali: in caso di modifiche che impattano su parti comuni senza autorizzazione preventiva.
Procedura passo-passo per richiedere la CILA
1. Individua la tipologia di lavori
Prima di tutto, verifica se il tuo intervento rientra nella manutenzione straordinaria senza impatto sulle strutture portanti (servirebbe la scia edilizia).
2. Contatta un tecnico abilitato
La CILA deve essere asseverata da un geometra, architetto o ingegnere iscritto all’albo. Sarà lui a:
Redigere la relazione tecnica.
Preparare gli elaborati grafici (stato attuale e progetto).
Firmare digitalmente la pratica.
3. Raccolta documenti
Generalmente servono:
Copia documento d’identità e codice fiscale del proprietario.
Titolo di proprietà o altro titolo idoneo (es. contratto di locazione).
Elaborati grafici.
Relazione tecnica asseverata.
4. Presentazione al Comune
La CILA si invia telematicamente tramite il portale edilizia del Comune. In alcuni casi si paga anche un diritto di segreteria (150-300 €, per esempio a Roma sono € 291,24, a Pomezia € 200,00).
5. Inizio lavori
Si può iniziare subito dopo la protocollazione. Non serve attendere approvazione formale.
6. Fine lavori e aggiornamento catasto
Se i lavori modificano la distribuzione interna (diversa distribuzione interna casa), il tecnico aggiorna la planimetria catastale tramite procedura DOCFA.
Ricordate che CILA per ristrutturazione deve rispettare i requisiti igienico sanitari per essere valida e non creare problemi con il Comune.
Vantaggi di fare la CILA correttamente
Regolarità urbanistica: nessun rischio di sanzioni future.
Accesso alle detrazioni fiscali: bonus ristrutturazione 50%, ecobonus, ecc.
Facilità di vendita: un immobile conforme è più appetibile sul mercato.
Serenità nei rapporti condominiali: lavori autorizzati e comunicati.
Trasparenza nei lavori: progetto definito e approvato da un tecnico.
La CILA si può detrarre?
Sì. Le spese relative alla CILA rientrano tra quelle detraibili se collegate a interventi che beneficiano delle agevolazioni fiscali per ristrutturazione.
Questo significa che puoi portare in detrazione:
Spese per il tecnico che redige e presenta la CILA.
Costi per la progettazione e direzione lavori.
Lavori eseguiti se rientrano nei bonus edilizi vigenti.
Per usufruire delle detrazioni:
Effettua i pagamenti con bonifico parlante.
Indica nella causale gli estremi di legge.
Conserva copia della CILA e delle fatture.
Modifiche interne appartamento e catasto
Ogni volta che modifichi la distribuzione interna (anche senza toccare strutture portanti), il catasto deve essere aggiornato.
L’aggiornamento è obbligatorio quando:
Cambiano le dimensioni o la disposizione delle stanze.
Si crea un nuovo bagno o cucina.
Si accorpano o dividono unità immobiliari.
Come si aggiorna il catasto:
Il tecnico presenta un DOCFA (Documento Catasto Fabbricati) all’Agenzia delle Entrate.
La nuova planimetria catastale viene registrata ufficialmente.
Differenze tra CILA e altri titoli edilizi
| Tipo pratica | Quando serve | Esempi di lavori | Tecnico obbligatorio |
|---|---|---|---|
| CILA | Manutenzione straordinaria senza impatto su strutture portanti | Spostamento tramezzi, nuovo bagno | Sì |
| SCIA | Modifica strutturale o lavori rilevanti | Apertura vano su muro portante, scale interne | Sì |
| Permesso di costruire | Aumento volumetria o cambio destinazione d’uso | Sopraelevazioni, ampliamenti | Sì |
| Edilizia libera | Piccoli lavori senza modifiche strutturali | Tinteggiatura, pavimenti, sanitari | No |
Errori comuni da evitare
Pensare che “sono lavori interni, quindi non serve nulla” → può costare caro.
Iniziare i lavori senza incaricare un tecnico → la CILA non si presenta da soli.
Non aggiornare il catasto → problemi in caso di vendita.
Pagare senza bonifico parlante → perdi le detrazioni.
Non comunicare in condominio → possibili contestazioni e blocchi.
Esempi pratici di interventi con CILA
Caso 1: un appartamento anni ’70 con corridoio lungo. Il proprietario abbatte un tramezzo per creare open space cucina-soggiorno → Serve CILA + aggiornamento catasto.
Caso 2: bagno vecchio con impianti obsoleti. Rifacimento con spostamento sanitari e doccia → Serve CILA, detraibile.
Caso 3: appartamento in condominio, si chiude una porta interna e se ne apre un’altra su parete non portante → Serve CILA.
In conclusione la CILA per modifiche interne è importante perché?
La CILA per modifiche interne è un passaggio fondamentale per ristrutturare in regola e senza rischiare sanzioni.
È veloce da presentare, ma richiede la competenza di un tecnico abilitato.
Oltre a garantire la conformità urbanistica, ti permette di accedere a bonus fiscali e di avere un immobile perfettamente vendibile.
Se stai pensando di modificare la disposizione interna della tua casa, non improvvisare: verifica se serve la CILA e affidati a un professionista.
FAQ – Domande frequenti CILA per modifiche interne
1. Come faccio a sapere se per i miei lavori serve la CILA?
Se i lavori modificano la distribuzione interna senza toccare strutture portanti, probabilmente serve. Un tecnico può confermarlo.
2. Cosa succede se faccio modifiche interne senza autorizzazione?
Rischi multe fino a 10.000 €, perdita di detrazioni fiscali e problemi catastali.
3. Qual è il modo più semplice per richiedere la CILA?
Contatta un geometra o architetto, fornisci i documenti richiesti e lascia che presenti la pratica online al Comune.
4. Quanto costa fare una CILA?
Il costo varia tra 500 e 900 €, a seconda del Comune e del compenso del tecnico.( a Roma per esempio può costare da € 1.000,00, a Milano da € 1.500,00, a Pomezia un comune più piccolo in provincia di Roma può costare da € 1.200)
5. La CILA è necessaria anche per spostare una porta interna?
Sì, se lo spostamento comporta modifiche alla planimetria catastale.
6. Posso fare modifiche interne senza autorizzazione?
No, se rientrano nella manutenzione straordinaria serve almeno la CILA. Solo lavori di manutenzione ordinaria o edilizia libera possono essere fatti senza permessi.
7. La CILA per modifiche interne si può detrarre dalle tasse?
Sì, se i lavori rientrano nei bonus ristrutturazione o altri incentivi edilizi, puoi detrarre anche i costi della pratica CILA.
8. Come funziona la CILA per modifiche interne di un appartamento al catasto?
Dopo i lavori, un tecnico aggiorna la planimetria catastale con procedura DOCFA, così l’immobile risulta conforme.
9. Qual è la differenza tra CILA e CILA ristrutturazione?
Sono la stessa pratica: la “CILA ristrutturazione” indica la CILA usata per lavori di manutenzione straordinaria non strutturale.
10. Quanto tempo ci vuole per ottenere la CILA ristrutturazione?
Di solito pochi giorni: si protocolla online e i lavori possono iniziare subito, senza tempi di approvazione.
11. Quali modifiche interne richiedono per forza la CILA?
Spostamento tramezzi, nuova distribuzione stanze, creazione di bagni o cucine interne, spostamento porte non portanti.
12. Cosa succede se faccio modifiche interne appartamento senza aggiornare il catasto?
L’immobile diventa difforme, potresti avere problemi nella vendita o nella richiesta di mutuo, e rischiare sanzioni.
13. Con la CILA ristrutturazione posso accedere al bonus ristrutturazione?
Sì, se i lavori rientrano nella manutenzione straordinaria, puoi ottenere la detrazione del 50% sulle spese.
14. La CILA per modifiche interne vale anche in condominio?
Sì, ma devi anche rispettare il regolamento condominiale e avvisare l’amministratore prima dei lavori.
15. Serve la CILA per modifiche interne in una casa di proprietà nuova?
Sì, anche nelle case nuove, se modifichi la distribuzione interna, devi presentare la CILA.
