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Come si calcola la metratura della planimetria catastale?

Per rispondere alla domanda come si calcola la metratura della planimetria catastale? Va chiarito sin da subito che la superficie catastale di un immobile non corrisponde alla sua misura fisica effettiva, quella che si potrebbe rilevare con un metro. In realtà, essa deriva da una serie di calcoli e parametri definiti dal D.P.R. n.138/98.

Qualora si riscontrassero discrepanze, l’intestatario dell’immobile ha il diritto di richiedere la correzione dei dati riguardanti la superficie catastale. Questa richiesta può riguardare sia la rettifica di dati erronei che l’inserimento della superficie catastale nel caso in cui questa informazione non fosse presente nel Catasto, ma sia già disponibile in una planimetria esistente nella banca dati.

Per procedere con la richiesta, è possibile utilizzare l’apposito modello presente nella sezione “Modelli e istruzioni” o sfruttare il servizio telematico Correzione dati catastali online, accessibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo che le planimetrie catastali più datate vengono chiamate d’impianto, cioè la prima planimetria catastale depositata al catasto per l’unità immobiliare. In alcuni comuni la planimetria datata 1939, potrebbe avere anche valenza urbanistica.

come si calcola la metratura della planimetria catastale
come si calcola la metratura della planimetria catastale?

Esempio pratico su come su  come si calcola la metratura della planimetria catastale?

Rispondiamo subito alla domanda come si calcola la metratura della planimetria catastale della tua casa, con un esempio pratico che renderà tutto più chiaro, anche per chi non è esperto nel settore.

Quando osservi una planimetria catastale, noterai delle scritte strane come “1:100” o “1:200”. Ma cosa significano esattamente?

Beh, la lettura “1:100” si traduce nel seguente modo: ogni centimetro che vedi disegnato sulla planimetria rappresenta un metro nella realtà. Quindi, se hai una scala “1:200”, significa che ogni centimetro corrisponde a due metri nella vita reale.

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Supponiamo di avere una planimetria in scala “1:200”. Ecco cosa devi fare:

  1. Prendi un righello e misura la lunghezza di un lato della stanza che vuoi calcolare. Prima di tutto, verifica che la planimetria sia in scala. Se è disegnata su carta millimetrata, misura un quadratino: se è di 1 centimetro, sei a posto. Altrimenti, cerca una linea nera con dei trattini lungo il bordo del foglio: se i trattini sono distanziati di 5 centimetri, la planimetria è in scala e puoi procedere.
  2. Annota la misura ottenuta.
  3. Ora, misura anche l’altro lato. Moltiplica i due risultati ottenuti e avrai la metratura della stanza. Ad esempio, se il lato A misura 4 centimetri e il lato B 3 centimetri, in scala saranno rispettivamente 8 centimetri e 6 centimetri. Moltiplicando i due risultati, otterrai 48 centimetri, che rappresentano la superficie della stanza.

Ecco fatto! Con questa semplice procedura, puoi calcolare facilmente la metratura della planimetria catastale della tua casa. Ora vediamo altri aspetti importanti sul calcolo della superficie nella planimetria catastale che non sono da sottovaluta.

Come posso ottenere informazioni riguardanti la superficie catastale di un immobile?

La superficie (lorda e non calpestabile) di un immobile può essere trovata attraverso la visura catastale, ma ciò è possibile solo per gli immobili la cui planimetria catastale è registrata presso il Catasto. Al momento, questa informazione non è disponibile per le unità immobiliari classificate nelle categorie dei gruppi D, E ed F.

Come si calcola la metratura della planimetria catastale? Dal 2015, l’Agenzia delle Entrate ha avuto l’iniziativa di inserire il dato sulla superficie catastale per tutti gli immobili appartenenti alle categorie catastali A, B e C. Tuttavia, tale informazione viene rilevata solo se la planimetria catastale è presente e correttamente annotata presso il Catasto.

La visura catastale consente di accedere ai dati catastali specifici dell’immobile (foglio, particella, subalterno) e fornisce, oltre alla superficie catastale, informazioni dettagliate sul proprietario dell’immobile (persona fisica o giuridica), la natura e quota dei diritti reali e altre informazioni rilevanti, come la categoria catastale, la rendita e il numero di vani.

La descrizione della superficie di un immobile dalla visura catastale

Una soluzione astuta consiste nel richiedere al venditore o recuperare autonomamente la visura storica catastale dell’immobile.

Questo documento riveste un’importanza notevole poiché riporta la storia dell’edificio negli ultimi venti anni (tuttavia, va sottolineato che non ha valore probatorio riguardo alla titolarità dell’immobile, per tale scopo è necessaria una visura ipotecaria). Nella visura catastale è indicata anche la metratura dell’immobile.

Leggi il nostro articolo su la differenza tra metri catastali e metri reali

Visura catastale e dimensioni dell’immobile

La Superficie catastale può essere considerata simile a quella commerciale e confrontata con quanto dichiarato dal venditore o dall’agenzia immobiliare.

Se le misure coincidono, è probabile che i metri quadri dichiarati dal venditore siano veritieri.

Tuttavia, bisogna prestare attenzione, poiché la visura catastale potrebbe non essere sempre completamente affidabile… quindi come possiamo essere certi?

Il rilievo effettivo delle dimensioni dell’immobile

L’unico modo per ottenere certezza è effettuare un rilievo diretto della casa; armati di metro laser, misuriamo con precisione la metratura di tutti gli ambienti. Ma il lavoro non termina con la misurazione interna dell’abitazione.

Abbiamo calcolato la superficie calpestabile dell’abitazione (come suggerisce il nome, quella che è effettivamente possibile calpestare).

Tuttavia, di solito, le compravendite di immobili si basano sulla metratura commerciale dell’edificio. Per ottenere questa grandezza, la misurazione effettiva viene moltiplicata per determinati coefficienti.

Come si calcola la metratura della planimetria catastale? Ecco alcuni dei coefficienti che vengono solitamente utilizzati:

  • Superficie abitabile: 100%
  • Cantine, balconi, soffitte: 33%
  • Giardino: 10%
  • Taverne o mansarde sfruttabili: 50%

Va notato che questi coefficienti non sono stabiliti per legge, ma piuttosto delle pratiche consolidate.

Inoltre, è importante includere nella misurazione anche le pareti divisorie interne e quelle di confine, poiché anch’esse fanno parte della proprietà.

Di solito, viene applicata una maggiorazione del 10% rispetto alla metratura rilevata.

Leggi il nostro approfondimento su come sanare planimetria catasto

Come si calcola la metratura della planimetria catastale?

La planimetria catastale è uno strumento fondamentale per determinare la metratura esatta di un immobile. Tuttavia, questo calcolo non è così semplice come una misurazione standard con il metro. Vediamo i passi chiave per calcolare la metratura della planimetria catastale:

  1. Differenze tra superficie reale e superficie catastale: Spesso, la superficie catastale può variare dalla superficie fisica misurata con un metro, a causa della considerazione di elementi aggiuntivi come le superfici occupate dai muri e altri spazi. Queste differenze devono essere prese in considerazione durante il calcolo.
  2. Componenti della superficie catastale: La metratura della planimetria catastale è composta da diversi elementi: a. Vani principali e accessori diretti: includono locali come ingresso, camera, cucina, sala, disimpegno e bagno, con considerazione delle pareti interne divisorie e lo spessore dei muri. b. Vani accessori indiretti: come cantine e ripostigli, con valutazioni diverse se sono comunicanti o meno con i vani principali. c. Balconi e terrazzi: la metratura varia in base alla comunicazione o meno con i vani principali. d. Superfici scoperte: cortili e giardini di pertinenza esclusiva, calcolati in modo specifico.
  3. Percentuali di calcolo: Per ottenere la metratura della planimetria catastale, vengono utilizzate diverse percentuali: a. Pareti con spessore superiore a 50 cm: si considerano solo 50 cm. b. Muri comuni: si includono al massimo 25 cm. c. Vani accessori comunicanti: si conteggiano al 50% della superficie reale. d. Vani accessori non comunicanti: si utilizza il coefficiente del 25% della superficie reale. e. Balconi e terrazzi comunicanti e non comunicanti: percentuali variabili in base alle dimensioni.

In sintesi come si calcola la metratura della planimetria catastale ?Abbiamo visto che il calcolo della metratura della planimetria catastale richiede l’attenzione a diverse componenti e l’utilizzo di percentuali specifiche. Solo seguendo accuratamente questi passaggi è possibile ottenere una valutazione precisa della superficie totale dell’immobile ai fini catastali.

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