Diversa distribuzione spazi interni Roma: variazione catastale finiti i lavori
Siamo qui per spiegare la diversa distribuzione spazi interni a Roma, che in poche parole è la variazione catastale che si presenta quando all’interno dell’appartamento si modificano gli ambienti, facciamo qualche esempio, nella ristrutturazione andiamo a creare un bagno in più, un camera nuova o decidiamo di fare a meno della cucina per creare un angolo cottura. In tutti i casi sopra descritti c’e’ l’obbligo, dal 2010 di presentare la nuova planimetria aggiornata al catasto.
Basta depositare solo la planimetria catastale aggiornata dopo la ristrutturazione di casa?
La variazione catastale per diversa distribuzione spazi interni è uno degli ultimi adempimenti a seguito di una ristrutturazione dell’appartamento, infatti ricordiamo che il catasto non e’ probatorio, il che vuol dire che non dimostra la leggittimità urbanistica di quanto depositato nei suoi archivi. Quindi per mantenere una conformità tra quanto depositato al comune e quanto depositato al catasto, prima di iniziare la ristrutturazione della casa bisogna presentare una pratica edilizia. Ricordiamo che la variazione catastale per esatta rappresentazione grafica non sana la preesistenza urbanistica e potrebbe creare problemi in una futura compravendita.
Indice:
Quale pratica occorre per poi presentare la variazione per diversa distribuzione spazi interni?
Per avviare una ristrutturazione, che porti alla presentazione della planimetria catastale con le modifiche effettuate durante i lavori, bisogna presentare a Roma la cila (acronimo di comunicazione inizio lavori asseverata). La presentazione della pratica cila è necessaria sia per mantenere la conformità catastale-urbanistica, sia per poter usufruire delle detrazioni fiscali al 50%. Se avete già iniziato i lavori e non avete presentato la comunicazione cila, potete presentarla in corso d’opera pagando una sanzione pari € 333,00 e garantendovi le detrazioni fiscali. Se invece i lavori sono terminati e dovete presentare la variazione catastale per diversa distribuzione spazi interni, per mantenere la casa regolare in una futura vendita vi consigliamo la presentazione della cila in sanatoria prima di presentare la planimetria catastale modificata, pagando ahimè, una sanzione di € 1000,00.
Quanto costa una cila con la variazione catastale per diversa distribuzione spazi interni ?
Al comune di Roma se i lavori devono ancora iniziare si pagano i diritti di istruttoria comunali pari ad € 291,24. Per la diversa distribuzione spazi interni alla fine dei lavori si pagano i diritti catastali pari ad € 50,00. Un tecnico che elabora entrambe le pratiche può chiedere una parcella che varia da € 500,00 ad € 700,00, il tutto dipende dalla dimensione della casa. Lo stesso tecnico curerà la comunicazione di fine lavori al comune allegando la ricevuta di avvenuta variazione catastale per diversa distribuzione spazi interni.
Come si presenta la diversa distribuzione spazi interni?
La causale diversa distribuzione spazi interni o da codifica catastale VSI, si presenta con la procedura DoCfa (documento catasto fabbricati), che permette di esportare il file del libretto catastale per farlo firmare digitalmente dal tecnico, il quale poi lo spedisce online attraverso la piattaforma dell’agenzia delle entrate, denominata sister.
Quanto tempo ci vuole per avere la ricevuta di avvenuta variazione al catasto?
Una volta presentato il libretto docfa al catasto, ci vogliono circa 48 ore prima che l’agenzia del territorio risponda con l’avvenuta variazione catastale per diversa distribuzione spazi interni.
Esempio di variazione catastale con spiegazione dei quadri del DOCFA
Presupponiamo di dover presentare la variazione catastale a seguito di una pratica cila per ristrutturazione che ha cambiato la disposizione interna dell’appartamento, la cosidetta diversa distribuzione degli spazi interni.
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Scrivici ora!La procedura con Docfa per la presentazione delle variazioni catastali
Il DOCFA (DOcumenti Catasto FAbbricati) è un software per la compilazione dei documenti tecnici catastali rilasciato dall’agenzia delle entrate, con il quale si presentano le modifiche avvenute sulla planimetria catastale.
Apriamo il DoCFA ed iniziamo a compilare i campi richiesti il quadro B
Per quanto riguarda una variazione catastale per diversa distribuzione spazi interni, possiamo tralasciare il tipo mappale.
Come potete vedere andiamo a compilare il campo “unità immobiliari” inserendo il numero 1 se la planimetria che varia e’ solo una.
Nel campo “unità derivate” inseriamo 1 per la dichiarazione ordinaria, la maggior parte delle variazioni catastali avvengono in questa modalita’.
Nel riquadro causale di presentazione andiamo a spuntare planimetrica e nel successivo riquadro spuntiamo il punto g” diversa distribuzione spazi interni“.
Il quadro U per i dati generali di ubicazione e di classamento
In questa sezione si compilano i dati di classamento (zona censuaria, categoria classe e vani) dell’unità immobiliare oggetto di variazione.
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Scrivici ora!Si inseriscono anche i dati toponomastici quali via, piano, interno, scala etc., oltre agli identificativi catastali i famosi foglio, particella e subalterno.
Quando si finisce di compilare ogni campo si clicca sul tasto ok che fa aprire la finestra per scrivere la relazione tecnica, quindi il motivo per cui si sta presentando la variazione catastale.
Nell’immagine potete leggere le righe che solitamente si utilizzano per presentare la variazione della planimetria dopo una pratica cila per ristrutturazione interna della casa.Premendo su ok si apre la schermata dove vanno inseriti i dati del dichiarante, ovvero il tecnico incaricato e il committente. Sempre in questa schermata bisogna inserire il consenso per l’invio telematico del documento.
Successivamente seguendo le indicazioni a schermata del programma DoCfa si inserisce la planimetria catastale preparata su ambiente autocad, ovviamente quella con le modifiche effettuate, ed i poligoni di ogni ambiente.
I quadri 1N prima parte ed 1N seconda parte nella variazione catastale
Per proseguire e successivamente arrivare al termine si compila il quadro 1N prima parte, che nello specifico va a descrivere lo stato di pregio o meno dell’edificio e degli impianti presenti, nonchè il numero delle unita’ immobiliari presenti e l’anno di costruzione.
Il quadro 1N seconda richiede la descrizione attraverso il sistema di spunta dello stato di pregio o meno dell’unità immobiliare oggetto di variazione catastale, degli impianti presenti al suo interno e dell’anno di ristrutturazione completa.
Finito di compilare i quadri 1N e 1N seconda parte si convalida il classamento, di solito per le variazioni catastali per diversa distribuzione spazi interni si convalida il proposto.
A classamento convalidato si richiede il controllo formale del documento.
Si esporta il documento elaborato, lo si firma digitalmente e si spedisce all’agenzia delle entrate di competenza .