Menu Chiudi

Frazionamento Roma, Fusione a Roma: dividere o unire casa il costo

frazionare casa roma
frazionare casa roma

In questa pagina spieghiamo come dividere o accorpare un appartamento(frazionamento Roma, fusione Roma) di una villa, negozio, ufficio etc. Qual è il costo per frazionare o fondere, i permessi e la pratica edilizia (CILA o SCIA) con la successiva variazione catastale necessaria; Quali sono i requisiti minimi e le nuove tabelle millesimali a seguito di frazionamento a Roma o fusione a Roma.

Se sei arrivato a leggere questo articolo hai in mente di frazionare la tua casa in due o più unità immobiliari o vorresti accorpare più appartamenti di tua proprietà in uno solo.

 

Il frazionamento a Roma degli immobili da qualche anno risulta essere un pratica comune, in quanto oltre ad apportare un aumento del valore dell’appartamento ( due appartamenti di dimensioni piccole si vendono piu’ facilmente); le piccole porzioni delle nuove unità immobiliari possono creare nuovi redditi da locazione o attività commerciali come casa vacanze o affittacamere;

La fusione o accorpamento puo’ essere utile se ci si trova nella necessita’ di avere più spazi a disposizione, o per diminuire la tassazione sulla seconda proprieta;

Ovviamente avrai dei pensieri riguardo il costo di un tecnico che deve fare la pratica o su quanti oneri sono richiesti dal Comune di Roma; cercheremo di rispondere a piu’ quesiti possibili sperando che a fine lettura avrai un’idea piu’ chiara sul frazionamento e sulla fusione;

Vuoi conoscere come funziona il frazionamento a Roma o la fusione? quanto costa frazionare o fondere? Scrivici o chiamaci

Quale permesso e’ richiesto a Roma per frazionare il tuo immobile? Prima si pensa all’urbanistica e poi al catasto

fusione, unire casa roma
fusione, unire casa roma
preventivo gratuito geometra roma

HAI BISOGNO DI UN PREVENTIVO GRATUITO?

SCRIVICI ORA!

E scopri come possiamo risolvere il tuo problema!

Con il decreto sblocca Italia a Roma come nel resto del bel paese il frazionamento o accorpamento viene autorizzato attraverso una semplice comunicazione denominata CILA che viene presentata attraverso lo sportello telematico detto SUET. Ci teniamo a precisare che se nel frazionare bisogna intervenire su strutture portanti quali solai o muri la pratica edilizia e la SCIA, in quanto la CILA e’ valida solo per opere interne e su strutture non portanti.

Quindi per prima cosa affidatevi ad un tecnico geometra, architetto o ingegnere che possa indirizzarvi. Al termine dei lavori si deve procedere oltre alla comunicazione di fine lavori e alla procedura docfa per riportare anche all’agenzia delle entrate il progetto urbanistico.

Quali norme bisogna rispettare per un frazionamento a Roma?

  1. Regolamenti condominiali, non deve essere vietato il frazionamento all’interno del regolamento di condominio;
  2. Norme igienico sanitarie, a Roma bisogna rispettare la superficie minima di 45 mq lordi per la singola unita’ immobiliare costituita, oltre ai rapporti aeroilluminanti;
  3. Eventuali richieste di pareri a sopraintendenza comunale o particolari prescrizioni inserite nel PRG del comune di Roma;

In line di massima l’accorpamento di unità immobiliari e’ sempre permesso sempre nel rispetto dei requisiti igienico sanitari.

Quali oneri sono richiesti dal comune di Roma?

L’ aumento del carico urbanistico per il frazionamento a Roma comporta la richiesta per la monetizzazione dei parcheggi, oltre al versamento dei diritti di istruttoria, uguali sia per la CILA che per la SCIA pari ad € 291,24. Nel caso di fusione non ci sono oneri in piu’ oltre ai diritti comunali. Entrambe le pratiche per frazionamento o fusione a Roma, si presentano online attraverso il SUET. la pratica per frazionare o fondere piu unità immobiliari può essere presentata a sanatoria sempre online, pagando però la sanzione amministrativa che parte da € 1000,00.

Leggi anche come unire due appartamenti in un condominio

Frazionamento Roma in un condominio come si ripartiscono i millesimi?

La giusta regola sarebbe il ricalcolo delle tabelle con le nuove superfici, ma per evitare una spesa elevata si ricalcola dividendo proporzionalmente i millesimi alle nuove unita’ create a seguito di frazionamento.

Casistica diversa se ci troviamo davanti ad un frazionamento e cambio di destinazione d’uso, il quale va affrontato con attenta valutazione delle tabelle millesimali esistenti.

Leggi anche posso dividere appartamento in due in un condominio?

Quanto costa frazionare un appartamento o fonderlo a Roma?

Se si sta pensando di frazionare o fondere un appartamento a Roma, è fondamentale considerare diversi fattori che influenzano il costo totale dell’operazione. In particolare, questi dipendono dalla tipologia di intervento che si intende realizzare, dalle dimensioni dell’immobile e dalla complessità delle pratiche burocratiche.

In questo articolo, esploreremo i principali costi da tenere a mente, aiutandoti a pianificare al meglio l’investimento necessario per frazionare o unire il tuo appartamento nella capitale.

1. Costo degli interventi edili

Uno degli aspetti più significativi da considerare è il costo degli interventi edili. Questo costo può variare notevolmente in base alla tipologia di lavoro richiesto e alle dimensioni dell’appartamento o della casa.

Se si tratta di un frazionamento, i lavori edili potrebbero includere la creazione di pareti divisorie, la ristrutturazione degli impianti (elettrico, idraulico, riscaldamento), nonché eventuali interventi strutturali per garantire la stabilità dell’edificio dopo la divisione.

Allo stesso modo, se si sceglie di fondere due unità abitative in un unico appartamento, sarà necessario rimuovere pareti, ampliare gli spazi e rivedere gli impianti per adattarli alla nuova configurazione.

Il costo degli interventi edili a Roma varia in base alla complessità dei lavori, ma mediamente si aggira tra i 100 e i 300 euro al metro quadrato. Questi prezzi possono aumentare se si necessitano opere particolarmente complesse o se l’immobile si trova in una zona del centro storico dove le normative edilizie sono più stringenti. Inoltre, è importante tenere conto che in alcuni casi potrebbero essere richiesti interventi di adeguamento alle normative sismiche, aumentando ulteriormente il budget necessario.

2. Costo degli onorari dei professionisti

Un altro aspetto fondamentale nella pianificazione di un frazionamento o di una fusione di appartamenti riguarda il costo degli onorari dei professionisti coinvolti nel progetto. A Roma, il costo per i servizi di un architetto, ingegnere o geometra può variare tra gli 800,00 € e i 1.200,00 € per intervento. Questi professionisti sono necessari per redigere i progetti, presentare le pratiche al Comune e coordinare l’esecuzione dei lavori.

In particolare, l’architetto o l’ingegnere dovranno seguire tutta la parte burocratica, predisponendo la documentazione tecnica necessaria per ottenere il permesso di frazionamento o fusione. È essenziale che questi professionisti abbiano esperienza specifica nelle normative edilizie e urbanistiche di Roma, in quanto potrebbero esserci delle variabili legate alla zona in cui si trova l’immobile e alle normative locali che regolano le trasformazioni urbanistiche.

3. Diritti di segreteria

Oltre ai costi diretti per i lavori edili e i professionisti, un altro fattore che incide sul budget complessivo riguarda i diritti di segreteria che vanno versati al Comune di Roma.  Per il comune di Roma, in generale, si può prevedere un importo di circa 291,24 € per diritti di istruttoria, ma questo valore potrebbe subire modifiche a seconda della tipologia di intervento richiesto.

4. Altri costi accessori da considerare

Oltre ai principali costi sopra descritti, ci sono altre spese accessorie che è bene tenere in considerazione quando si pianifica il frazionamento o la fusione di un appartamento. Tra questi costi possiamo includere:

  • Certificazioni e perizie tecniche: È possibile che sia necessaria una certificazione energetica, una perizia geologica o altre verifiche tecniche, che potrebbero comportare ulteriori oneri. Queste certificazioni sono necessarie per attestare che l’immobile sia conforme alle normative vigenti in materia di sicurezza e efficienza energetica.
  • Imposte e tasse: Alcuni interventi edilizi potrebbero essere soggetti a imposte specifiche, come l’IVA al 10% o l’imposta di registro, in caso di variazioni nella proprietà o nella destinazione d’uso dell’immobile.
  • Costi per la gestione delle pratiche burocratiche: La gestione delle pratiche amministrative presso il Comune di Roma e gli altri enti coinvolti nel processo può generare delle spese aggiuntive. Questi costi includono, ad esempio, le spese per la presentazione delle pratiche, le eventuali modifiche richieste alle pratiche iniziali e le spese per la visura catastale.

Leggi il nostro approfondimento sulla fusione delle unità immobiliari!

Per qualsiasi dubbio o per un preventivo gratuito del frazionamento o accorpamento non esitate a contattarci .

Leggi anche...