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Frazionamento ente urbano, tutto quello che devi sapere

Nel contesto delle procedure di aggiornamento catastale, il frazionamento dell’ente urbano emerge come nodo cruciale, richiedendo una gestione accurata per evitare discrepanze tra Catasto Terreni e Catasto Fabbricati. Tale suddivisione implica la distinzione delle particelle censite al Catasto Terreni, incluso l’Ente Urbano (cod. 282) e il Fabbricato promiscuo (cod. 278). La necessità di un allineamento preciso tra i due registri è imperativa, specialmente nel contesto del Sistema Integrato del Territorio (SIT).

Questa circolare offre direttive specifiche sul procedimento da seguire durante il frazionamento dell’ente urbano, delineando quando un professionista deve richiedere l’aggiornamento al Catasto Terreni tramite Pregeo, da completare dopo l’Urbano, e quando invece è necessario richiedere l’aggiornamento esclusivamente per il Catasto Fabbricati mediante Docfa, come nella maggior parte delle situazioni.

Frazionamento ente urbano
Frazionamento ente urbano

Gli esperti devono adempiere correttamente a tali iter per garantire una sincronizzazione accurata tra i due catasti, preservando l’integrità e l’efficacia del sistema catastale integrato.

Frazionamento dell’Ente Urbano: Procedure e Limiti

Il processo di frazionamento all’interno del lotto urbano è un procedimento intricato che richiede l’osservanza di regole specifiche. L’ente urbano, identificato dal codice 282 o 278, subisce frazionamenti tramite l’atto di aggiornamento Docfa presso il Catasto Fabbricati. Tuttavia, situazioni particolari richiedono un preliminare frazionamento al Catasto Terreni con l’atto di aggiornamento Pregeo.

Queste eccezioni includono ridefinizioni dovute a cambiamenti di destinazione, la creazione di nuovi lotti urbani, o la considerazione di una porzione di un fabbricato come autonomo. È fondamentale notare che il frazionamento al Catasto Terreni è consentito solo se la particella derivata perde ogni collegamento con il lotto urbano originario, garantendo la coerenza con i principi del sistema catastale. L’allegato tecnico fornisce esempi pratici per agevolare l’applicazione di queste linee guida.

Frazionamento di Enti Urbani: Procedure e Coordinamento tra Catasto Terreni e Catasto Fabbricati

Il frazionamento di Enti Urbani al Catasto Terreni rappresenta un delicato processo che richiede attenzione a diversi aspetti procedimentali. Affrontiamo dettagliatamente le fasi coinvolte, garantendo la coerenza delle informazioni nelle banche dati catastali.

Identificazione e Variazioni di Immobili Urbani

La prima fase del frazionamento implica l’identificazione delle particelle al Catasto Terreni, coinvolgendo una stretta collaborazione con il tecnico incaricato. È essenziale operare tempestivamente le variazioni degli identificativi e, se necessario, degli stati dei beni urbani interessati. I confini fisici devono corrispondere accuratamente, evitando disallineamenti tra le informazioni presenti nelle banche dati catastali.

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Correlazioni tra Catasto Terreni e Catasto Fabbricati

Per mantenere l’allineamento informativo, è cruciale stabilire corrette correlazioni fra gli identificativi di Catasto Terreni e di Catasto Fabbricati. Le operazioni di aggiornamento devono coinvolgere la predisposizione di atti censuari e cartografici al Catasto Terreni, insieme agli atti di aggiornamento necessari al Catasto Fabbricati, identificando le unità immobiliari coinvolte e modificando le correlazioni esistenti.

 Tempistica e Automazione delle Procedure

Per garantire l’efficienza del processo, la presentazione dell’atto di aggiornamento al Catasto Fabbricati (Docfa) dovrebbe avvenire entro trenta giorni dalla presentazione dell’atto di aggiornamento geometrico al Catasto Terreni (Pregeo). L’approvazione automatica degli atti di aggiornamento geometrico facilita il monitoraggio attraverso il cruscotto Sister del professionista incaricato, assicurando una rapida restituzione degli attestati di approvazione censuaria e cartografica.

Assegnazione della Destinazione “Relitto di Ente Urbano”

Nel caso di cambiamenti nella destinazione delle particelle, come l’attribuzione della nuova qualità “Relitto di Ente Urbano – cod. 450”, l’assegnazione è effettuata d’ufficio. La presentazione di dichiarazioni in “Relazione Tecnica Strutturata” diventerà fondamentale per specificare le motivazioni dietro il frazionamento e gli identificativi di Catasto Fabbricati coinvolti.

Gestione delle Variazioni e Procedure Espropriative

In caso di frazionamenti legati a procedimenti espropriativi per cause di pubblica utilità, è necessario seguire le disposizioni specifiche, con particolare attenzione alla sottoscrizione degli atti di aggiornamento da parte dell’Autorità espropriante. La procedura di coordinamento tra Catasto Terreni e Catasto Fabbricati rimane valida, richiedendo l’adeguamento delle banche dati in modo sincrono.

In conclusione, il frazionamento di Enti Urbani al Catasto Terreni richiede un approccio coordinato e preciso per garantire l’allineamento e l’accuratezza delle informazioni nelle banche dati catastali, assicurando un processo fluido e conforme alle disposizioni normative vigenti.

Gestione delle Incongruenze nel Catasto Urbano

Il frazionamento dell’ente urbano può generare complicazioni nel processo di aggiornamento catastale, evidenziando lacune o errori nei dati forniti. Alcune cause ricorrenti di discordanza includono:

1. Dichiarazioni Incomplete (29): Spesso, l’assenza di informazioni complete su un immobile urbano può generare discrepanze tra le categorie “Ente Urbano” e “Fabbricato promiscuo.”

2. Mancata Correlazione tra Catasto Fabbricati e Catasto Terreni: La mancanza di un collegamento efficace tra le due sezioni del catasto può provocare incongruenze nei dati relativi alle unità immobiliari urbane.

In situazioni simili, quando diventa impossibile verificare i titoli per l’atto di aggiornamento (30), gli atti Pregeo non saranno approvati. In tal caso, il tecnico sarà invitato a risolvere le incoerenze o a fornire le dichiarazioni necessarie al Catasto Fabbricati. Nel caso di approvazione automatica, l’Ufficio garantirà il ripristino della situazione precedente. La gestione attenta di queste incongruenze è essenziale per garantire l’accuratezza e la coerenza delle informazioni nel catasto urbano.

Frazionamento di Enti Urbani alcuni esempi pratici

Il frazionamento di enti urbani è un processo complesso che richiede una comprensione dettagliata delle normative e delle procedure vigenti. Esamineremo diverse casistiche e forniremo esempi pratici per illustrare come applicare i principi generali delineati nella circolare di riferimento.

Caso A: Frazionamento di Corti Urbane Collegate al Lotto Originario

Nel Caso A, consideriamo il frazionamento di corti urbane che mantengono un collegamento con il lotto originario. In questo contesto, il frazionamento avviene al Catasto Fabbricati senza introdurre nuove dividenti in cartografia. Ad esempio, se un’area scoperta è parte di un lotto edificato e censito come Ente Urbano, il frazionamento può essere eseguito attraverso un atto di aggiornamento al Catasto Fabbricati, mantenendo il collegamento con il lotto originario.

Caso B: Frazionamento di Aree Scoperte per Destinazione a Strade Pubbliche

dividere corte
dividere corte

Immaginiamo ora il Caso B, in cui l’aggiornamento è finalizzato a frazionare una porzione dell’Ente Urbano per destinarla a “Strade pubbliche – cod. 302”. Questo richiede un atto di aggiornamento geometrico al Catasto Terreni seguito da un atto di aggiornamento al Catasto Fabbricati per la variazione dei beni ivi censiti. Ad esempio, se una parte dell’Ente Urbano deve essere destinata a una nuova strada pubblica, la procedura prevede la presentazione di documenti specifici e la dichiarazione di variazione di qualità colturale con Modello 26.

Caso C: Ridefinizione del Lotto Urbano con Destinazione Diversa da Ente Urbano

dividere giardino
dividere giardino

Nel Caso C, la parte è interessata a ridefinire il lotto urbano con una destinazione diversa da Ente Urbano. Questo richiede la presentazione di un atto di aggiornamento al Catasto Fabbricati con dichiarazione di variazione. Ad esempio, se una porzione dell’Ente Urbano deve essere ridefinita con una destinazione diversa, come “Relitto di ente urbano – cod. 450”, la parte dovrà presentare documenti idonei per censire correttamente le particelle coinvolte.

Caso D: Frazionamento Ente Urbano per Costituire un Nuovo Lotto Urbano

Frazionamento ente urbano

Consideriamo ora il Caso D, in cui l’aggiornamento è finalizzato a frazionare una porzione dell’Ente Urbano per costituire un nuovo lotto urbano. Questo processo richiede un atto di aggiornamento geometrico al Catasto Terreni e successivamente un atto di aggiornamento al Catasto Fabbricati. Ad esempio, se una parte dell’Ente Urbano deve diventare un nuovo lotto urbano, è necessario seguire una procedura specifica con la presentazione di documenti pertinenti e l’aggiornamento del Catasto Fabbricati.

Caso E: Trasferimento di un’Area Scoperta a un Lotto Limitrofo

Frazionamento ente urbano

Nel Caso E, esaminiamo il frazionamento di aree facenti parte di un lotto edificato già censito, in cui la porzione derivata deve essere trasferita a un lotto limitrofo. Questo processo richiede un Tipo di Frazionamento (Pregeo) e successivamente una fusione delle porzioni attraverso un Tipo Mappale. Ad esempio, se una parte di un lotto urbano deve essere trasferita a un lotto limitrofo, la parte coinvolta deve presentare documenti pertinenti e procedere con gli aggiornamenti necessari al Catasto Fabbricati.

Caso F: Frazionamento di un Fabbricato dalla Propria Corte

Frazionamento ente urbano

Nel Caso F, il frazionamento al Catasto Terreni del fabbricato dalla propria corte è possibile solo se non esiste un collegamento tra la particella derivata e il fabbricato. Questo processo richiede un atto di aggiornamento al Catasto Fabbricati. Ad esempio, se una corte consente l’accesso al fabbricato, il frazionamento deve essere eseguito rispettando le regole generali e presentando documenti idonei per l’aggiornamento al Catasto Fabbricati.

Caso G: Frazionamento di un Fabbricato Cielo/Terra

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Infine, nel Caso G, consideriamo il frazionamento di un fabbricato cielo/terra già accatastato. Questo richiede una comprensione approfondita delle normative e la presentazione di documenti specifici. Ad esempio, se la parte intende frazionare un fabbricato cielo/terra già accatastato, deve seguire una procedura dettagliata e assicurarsi di rispettare i requisiti normativi.

Questi esempi pratici illustrano la complessità del frazionamento di enti urbani e la necessità di seguire procedure precise per garantire la corretta registrazione delle variazioni al Catasto Terreni e al Catasto Fabbricati.

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