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Voltura chiusura utenza Roma: luce, gas, telefono ama, telepass

voltura chiusura utenza roma
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Hai bisogno di una voltura  chiusura utenza a Roma? Non sai come effettuare il subentro o disattivare un utenza? Siamo specializzati nella voltura chiusura utenza a Roma per: luce, gas, telefono, ama e telepass.

Il subentro dell’utenza o cambio gestore

Come disattivare tutte le utenze luce, gas e telefono? Cambiare fornitore luce, gas, ADSL e telefono è molto semplice, finché si tratti soltanto di un cambio di società e non della disattivazione completa dell’utenza. Se attualmente, ad esempio, il mio provider telefonico è TIM e voglio cambiarlo sottoscrivendo un’offerta Infostrada, non c’è nessuna particolare procedura di disattivazione o disdetta da seguire: basterà attivare la nuova offerta, comodamente online, e il nuovo gestore (nell’esempio, Infostrada) sarà il responsabile del passaggio.

Lo stesso accade nel mondo dell’energia elettrica e il gas: se oggi abbiamo attivo un contratto con Enel Energia ma ci interessa di più un’offerta eni luce o gas, dovrò semplicemente sottoscrivere la nuova tariffa con eni e saranno loro a fare il tutto.

Voltura chiusura utenza Roma: come disattivare tutte le utenze luce, gas e telefono?

Molto diversa è la situazione se ciò di cui abbiamo bisogno è della completa disattivazione di un’utenza, ad esempio in caso di un trasloco, o quando non siamo più interessati a fruire di un certo servizio, come potrebbe essere il telefono fisso. In queste situazioni dovremmo procedere alla disattivazione completa delle utenze, una procedura che può essere facile o meno in funzione di ogni gestore o servizio.

Di seguito vediamo come disattivare tutte le utenze luce, gas e telefono con o senza ADSL, ricordandovi che è bene accertarsi con il proprio fornitore che non ci siano particolari richieste o esigenze diverse da quelle qui menzionate.

Voltura chiusura utenza Roma: come disattivare un contratto energia o gas

La disattivazione di luce o gas consiste nel cessare, tramite la chiusura del relativo contatore, la fornitura effettiva di energia elettrica o del gas.

Per disattivare un contratto energia o gas bisogna fare una richiesta di disattivazione al proprio venditore, il quale la inoltrerà al distributore (la compagnia che si occupa della lettura e gestione dei contatori) entro 2 giorni lavorativi. Il distributore dovrà provvedere alla chiusura del contatore entro 5 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta.

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La comunicazione di recesso, nella quale dobbiamo specificare chiaramente che si tratta di una cessazione del servizio, va inviata quindi all’attuale venditore via fax, telefono o email, con un preavviso non superiore ai 30 giorni. E’ fondamentale però ricevere una conferma di recezione delle nostra comunicazione.

Voltura chiusura utenza Roma: quanto costa disattivare un contratto luce o gas?

Per cessare il contratto di fornitura, i clienti in regime di maggiore tutela devono pagare un contributo di 23 euro. Nel mercato libero possono essere previsti o no dei costi di disattivazione a seconda delle proprie condizioni contrattuali, perciò invitiamo al lettore a consultare il proprio contratto. Un esempio di disattivazione o riattvazione di utenza gas e luce si verifica a seguito di una ristrutturazione dopo aver presentato la cila al  Comune di Roma.

Rimborso in caso di lunghi tempi di disattivazione

Ci sono dei tempi che il venditore/distributore devono rispettare per la disattivazione, superati i quali al cliente spetta un rimborso, come previsto dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI).

Nel dettaglio, la richiesta di cessazione deve essere trasmessa dal venditore al distributore entro 2 giorni lavorativi, il quale, a sua volta, dovrà provvedere alla disattivazione della fornitura entro 5 giorni lavorativi da quando riceve la richiesta.

In caso di mancato rispetto dei tempi, il cliente ha diritto a un indennizzo automatico di 35 euro per disattivazioni realizzate entro il doppio del tempo previsto, di 70 euro entro il triplo del tempo previsto e di 105 euro oltre il triplo del tempo previsto.

Infine, ricordiamo che non è necessario eseguire alcuna procedura di disattivazione se, anziché cessare completamente il servizio, semplicemente si opta per un fornitore diverso.

Voltura chiusura utenza Roma: come disattivare la linea telefonica

Nel caso della linea telefonica, la procedura di disattivazione è pressoché simile; in molti casi si parla di disdetta della linea telefonica e ci teniamo a specificare che questo termine può essere ambiguo, poiché utilizzato sia quando si vuole interrompere definitivamente il servizio telefonico, sia quando si vuole effettuare il passaggio da un fornitore all’altro.

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In quest’articolo ci riferiamo soltanto all’effettiva cessazione del servizio telefonico, e non al cambio di operatore.

Per disattivare la linea telefonica va inviata una richiesta di disattivazione tramite raccomandata a/r e, idealmente, contemporaneamente via fax per accelerare i tempi. Anche in questo caso è sempre necessario chiedere conferma di recezione delle comunicazione.

Mettiamo a vostra disposizione un esempio di Modulo Cessazione Contratto Luce o Gas che invitiamo ad utilizzare, poiché cita la legge alla quale si fa riferimento quando si tratta della disattivazione di un servizio, ovvero la legge 40 del 2007. Questo dato va obbligatoriamente menzionato nella lettera di cessazione di un contratto ed è spesso dimenticato.

Consigliamo comunque di chiedere conferma della procedura di disattivazione della linea telefonica chiamando il numero 187 e parlando con un operatore Telecom.

Come disdire un contratto ADSL

Nel caso particolare dell’ADSL, qualora non si desideri cambiare fornitore ma cessare completamente il servizio, abbiamo predisposto una guida alla Disdetta internet casa molto completa, con tutti i moduli necessari e tutta l’informazione precisa per ogni provider.

Voltura chiusura utenza Roma: cessazione AMA

La dichiarazione di cessazione dell’immobile oggetto di tassa sui rifiuti Ta.Ri. deve essere comunicata ad AMA entro 90 giorni dalla data effettiva di cessazione del possesso, dell’occupazione o della detenzione dello stesso (data della disdetta del contratto di locazione, del provvedimento di sfratto, dell’atto di compravendita).

Qualora la dichiarazione di cessazione venga comunicata ad AMA oltre i termini previsti dal Regolamento, verrà presa come riferimento la data della presentazione della richiesta, fatto salvo il diritto dell’interessato di provare l’insussistenza del presupposto tributario per periodi precedenti (esempio: disdetta del contratto di locazione, bolletta recante dicitura “ultimo consumo” energia elettrica, provvedimento di esecuzione di sfratto, atto di compravendita).

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