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Case mobili obbligo iscrizione Catasto 2025, sanzioni e costi reali

Case mobili obbligo iscrizione Catasto: dal 1° gennaio 2025 entra ufficialmente in vigore l’obbligo di iscrizione al Catasto per le case mobili, con una scadenza precisa: il 15 dicembre 2025. La normativa riguarda sia privati sia gestori di strutture turistiche, e ha come obiettivo quello di regolarizzare fiscalmente le unità abitative mobili che fino ad oggi si trovavano in una zona grigia dal punto di vista catastale.

Se possiedi una casa mobile, una roulotte fissa, un bungalow o un modulo abitativo stabilmente posizionato, devi sapere che da quest’anno potrebbe essere considerato immobile a tutti gli effetti e quindi soggetto a rendita catastale, IMU e controlli Agenzia delle Entrate.

Cosa prevede la nuova norma sulle case mobili nel 2025

La normativa introdotta dall’art. 14 del d.l. 30 giugno 2025, n. 95 e collegata all’art. 7-quinquies del d.l. 9 agosto 2024, n. 113, stabilisce che:

  • Le case mobili, roulotte e moduli abitativi con collegamenti fissi ai servizi (acqua, luce, gas, fognatura) devono essere accatastati.

  • Entro il 15 dicembre 2025 deve essere presentato un DOCFA o un atto di aggiornamento catastale.

  • In caso di mancata presentazione, l’Agenzia delle Entrate può attribuire d’ufficio una rendita catastale con sanzioni aggiuntive.

case mobili obbligo iscrizione catasto 2025
Case mobili obbligo iscrizione Catasto 2025

Case mobili e Catasto: cosa rientra realmente nell’obbligo

La legge distingue chiaramente quali strutture sono rilevanti ai fini catastali e quali no. Ecco lo schema semplificato:

  • Da iscrivere al Catasto: case mobili posizionate in modo stabile, con pedane, allacci, veranda fissa o occupazione continuativa del suolo.

  • Da iscrivere: bungalow, prefabbricati, roulotte fisse in campeggi o terreni privati.

  • Non da iscrivere (solo se verificati i requisiti): strutture mobili con ruote funzionanti e reale mobilità, posizionate solo per sosta temporanea senza allacciamenti.

CONSIGLIO DEL GEOMETRA
Molti proprietari pensano che basti lasciare le ruote o dichiarare la “temporaneità” per evitare il Catasto. Attenzione: se la struttura è collegata ai servizi o stabile sul terreno, per il Fisco è immobile.

Casa mobile: quando scatta l’obbligo di accatastamento

Capire se la propria casa mobile rientra nell’obbligo è fondamentale per evitare contestazioni.

Installazioni temporanee vs permanenti

Una casa mobile temporanea è considerata tale se:

  • Può spostarsi realmente

  • Non ha collegamenti fissi

  • È usata solo per periodi limitati, ad esempio stagionalmente

Una casa mobile permanente, invece, è quella che:

  • È stabilmente posizionata su un terreno

  • È ancorata o appoggiata in modo fisso

  • Ha collegamenti stabili a energia elettrica, acqua, fognatura o gas

Collegamenti a servizi: il dettaglio che fa scattare il Catasto

Molti casi borderline saranno valutati proprio in base agli allacciamenti. La connessione ai servizi trasforma la casa mobile in unità immobiliare tassabile.

Scadenza Catasto 15 dicembre 2025: cosa succede se non si presenta la pratica

La data da segnare è 15 dicembre 2025. Entro tale termine deve essere depositata la pratica catastale (DOCFA o aggiornamento catastale).

Sanzioni previste

Ecco i valori medi previsti in caso di inadempienza:

  • Sanzione amministrativa base: da 500 a 2.500 €

  • Omissione DOCFA: da 1.032 a 8.264 €

  • Sanzione Agenzia Entrate in caso di accertamento d’ufficio: da 258 a 2.066 €

Controlli e accertamenti fiscali su case mobili obbligo iscrizione catasto

L’Agenzia delle Entrate potrà incrociare:

  • Foto satellitari

  • Dichiarazioni IMU

  • Allacci utenze

  • Licenze campeggi o strutture ricettive

Se una casa mobile appare occupata stabilmente ma non risulta iscritta al Catasto, partirà un invito a regolarizzarsi. In assenza di risposta, si procede con accatastamento d’ufficio e rendita maggiorata.

Come avviene la procedura di iscrizione con il geometra

La procedura di iscrizione al Catasto per le case mobili deve essere svolta da un tecnico abilitato, come un geometra.

Documenti necessari

Ecco cosa serve generalmente:

  • Documento del proprietario

  • Planimetria dell’area con posizione della casa mobile

  • Eventuali autorizzazioni edilizie( CILA, SCIA, DIA o preesistenti)

  • Dati catastali del terreno

  • Informazioni sugli allacciamenti (se presenti)

Ruolo del geometra per sulle case mobili obbligo iscrizione catasto

Il geometra:

  • Verifica se la struttura rientra nell’obbligo

  • Prepara il DOCFA

  • Compila le planimetrie e l’estratto mappale

  • Presenta telematicamente l’aggiornamento catastale all’Agenzia delle Entrate

  • Assicura la corretta categoria catastale, evitando errori che possono portare a IMU più alta del dovuto

CONSIGLIO DEL GEOMETRA
La parte più delicata è la scelta della categoria catastale corretta. Accatastare una casa mobile come unità speciale o turistica può comportare una rendita molto più alta. Meglio farsi seguire da un tecnico.

Differenza tra casa mobile e unità immobiliare tradizionale

AspettoCasa mobileUnità immobiliare tradizionale
FondazioniNon sempre presentiSempre su fondazioni
MobilitàApparente, spesso solo formaleNessuna
AllacciFacoltativiSempre presenti
CatastoObbligo dal 2025Già presente
IMUDipende dalla rendita catastale assegnataSempre dovuta secondo legge

Costi reali per l’iscrizione al Catasto nel 2025

Ecco una stima media nazionale, variabile in base al Comune e alla complessità del caso:

Voce di costoImporto indicativo
Onorario geometra500 – 800 €
Diritti catastali50 – 100 €
Spese comunali/pratiche accessorie20 – 50 €
Totale stimato700– 1.000 €

IMU e rendita catastale: cosa cambia davvero

Una volta attribuita la rendita catastale, la casa mobile entra nei calcoli IMU. Per le strutture ricettive, il terreno può vedere una maggiorazione della rendita fino all’85%.

  • Aree attrezzate → incremento rendita catastale +85%

  • Aree non attrezzate → incremento rendita catastale +55%

Questo significa che la dichiarazione Catastale non è solo un adempimento tecnico, ma ha impatto fiscale reale.

Errori da evitare per case mobili obbligo iscrizione catasto

Ecco gli errori più comuni che stanno commettendo molti proprietari:

  • Pensare che le ruote evitino l’obbligo di Catasto

  • Non presentare la pratica entro il 15 dicembre 2025

  • Farsi attribuire una categoria catastale errata, con tasse più alte

  • Sottovalutare i controlli Agenzia delle Entrate e IMU

  • Non conservare la ricevuta di presentazione DOCFA

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CHECK-LIST RAPIDA

  • Hai una casa mobile ferma tutto l’anno?

  • Ha pedana, veranda o allacci?

  • È in un campeggio o su terreno privato?

  • C’è luce, acqua o fognatura collegata?

  • È usata per soggiorno continuativo?

👉 Se anche solo una risposta è sì, è molto probabile che scatti l’obbligo di accatastare.

FAQ – domande frequenti case mobili obbligo iscrizione catasto

Entro quando devo iscrivere la casa mobile al Catasto nel 2025?
Entro il 15 dicembre 2025.

Chi deve fare la pratica catastale?
Il proprietario, tramite un geometra o tecnico abilitato.

Quanto costa iscrivere una casa mobile al Catasto?
In media tra 220 e 500 euro, tutto compreso.

Se non faccio nulla, cosa rischio?
Puoi ricevere sanzioni da 500 a oltre 2.000 euro e un accertamento fiscale d’ufficio con rendita automatica e IMU arretrate.

Serve per forza un geometra?
Sì, perché la pratica DOCFA può essere presentata solo da un tecnico abilitato.

Considerazioni finali su case mobili obbligo iscrizione catasto

L’obbligo di accatastare delle case mobili nel 2025 non è più facoltativa, ma un obbligo con scadenza precisa. Agire per tempo permette di:

  • Evitare sanzioni

  • Ridurre i costi

  • Mantenere regolare la posizione fiscale

  • Prevenire blocchi su vendita o locazione

👉 Se hai una casa mobile o una struttura ricettiva e vuoi verificare se rientri nell’obbligo, la cosa migliore è farti seguire da un geometra esperto in pratiche catastali per case mobili.

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