Menu Chiudi

Affitti brevi Roma regolamento: la Giunta punta a tutelare i residenti

Gli affitti brevi a Roma, in forte espansione nei quartieri centrali e turistici, stanno riducendo la disponibilità di immobili destinati alla residenza permanente. Il fenomeno ha effetti diretti sull’aumento dei prezzi degli affitti, sull’abbandono progressivo di intere aree urbane da parte dei cittadini romani e sulla trasformazione di zone residenziali in contesti esclusivamente turistici.

Per contrastare questa tendenza, la Giunta Capitolina sta elaborando un regolamento per gli affitti brevi a Roma con l’obiettivo di introdurre limiti e condizioni più stringenti per la locazione di immobili a uso residenziale con finalità turistiche.

Il Piano Regolatore Generale (PRG) e la Deliberazione n. 169/2024: quadro normativo per gli affitti brevi a Roma

La Deliberazione n. 169/2024 dell’Assemblea Capitolina rappresenta un passaggio cruciale nel panorama urbanistico di Roma, in particolare per quanto riguarda la regolamentazione degli affitti brevi. Questa variante parziale alle Norme Tecniche di Attuazione del PRG (approvato nel 2008) stabilisce i presupposti normativi per disciplinare con maggior rigore le locazioni turistiche sul territorio comunale.

Con l’introduzione della sub-categoria “abitazioni a uso ricettivo” all’interno della destinazione d’uso residenziale, il Comune si dota di uno strumento per distinguere e gestire in modo specifico le unità immobiliari destinate a questo tipo di uso. Inoltre, l’articolo 25 consente al Comune di intervenire con limiti e restrizioni sui cambi di destinazione d’uso, motivati da ragioni sociali, culturali e ambientali, con l’obiettivo di tutelare il tessuto urbano e la qualità della vita dei residenti.

In questo contesto si inserisce il tema centrale del affitti brevi Roma regolamento, che mira a contemperare le esigenze del mercato turistico con la salvaguardia degli equilibri urbanistici e sociali della città.

Ecco il link per scaricare la memoria di giugno 2025 già approvata

Affitti brevi Roma regolamento: la base giuridica nazionale e regionale

Per comprendere appieno il quadro normativo che disciplina gli affitti brevi a Roma, è fondamentale partire dal Decreto-legge 69/2024, convertito in legge n. 105/2024. Questa normativa ha aggiornato il D.P.R. 380/2001, noto come Testo Unico dell’Edilizia, introducendo all’articolo 23-ter la possibilità per gli strumenti urbanistici comunali di definire condizioni precise riguardo al mutamento della destinazione d’uso, anche all’interno della stessa categoria funzionale. Questo significa che il Comune di Roma può regolamentare in modo dettagliato come e quando sia possibile trasformare immobili per usi diversi, un aspetto cruciale per chi gestisce affitti brevi.

Sul piano regionale, la Legge Regionale Lazio n. 13/2007, modificata dalla L.R. 8/2022, conferisce ai Comuni la facoltà di stabilire criteri specifici per le locazioni turistiche in zone sensibili. Questi criteri mirano a tutelare aspetti ambientali, paesaggistici, logistici e la fruibilità degli spazi pubblici, permettendo a Roma Capitale di adottare un regolamento mirato e rigoroso sugli affitti brevi. Tale disciplina rappresenta la cornice normativa entro cui si inserisce il tema dell’affitti brevi Roma regolamento, fondamentale per chi opera nel settore immobiliare e turistico.

Affitti brevi Roma regolamento: obiettivi e ragioni tecniche alla base

Il regolamento sugli affitti brevi a Roma nasce dall’esigenza concreta di tutelare la residenzialità dei quartieri, contrastando la crescente turistificazione che negli ultimi anni ha modificato radicalmente il tessuto urbano. Interi edifici e interi isolati sono stati convertiti in strutture destinate quasi esclusivamente a locazioni di breve durata, causando un aumento significativo dei canoni di locazione e, di conseguenza, lo spopolamento delle famiglie residenti. Questa situazione ha portato alla chiusura di negozi e servizi di prossimità, peggiorando la qualità della vita per chi abita stabilmente.

Il Comune, con il nuovo affitti brevi Roma regolamento, mira a riportare equilibrio, proteggendo l’identità sociale e culturale dei quartieri storici come Trastevere, Testaccio, San Lorenzo e Monti. L’obiettivo è evitare che queste aree diventino semplici “non-luoghi” per turisti, salvaguardando la loro vocazione residenziale.

Inoltre, il regolamento incentiva un turismo sostenibile, promuovendo una convivenza armoniosa tra visitatori e residenti, in linea con una visione di sviluppo urbano equilibrato e duraturo.

Leggi di più sulla locazione turistica non imprenditoriale in questo approfondimento

Come sarà strutturato il nuovo regolamento per gli affitti brevi a Roma

Un tavolo interassessorile per scrivere regole precise e coordinate

La Giunta Capitolina ha deliberato l’istituzione di un tavolo interassessorile incaricato di redigere il nuovo regolamento sugli affitti brevi a Roma, con l’obiettivo di garantire un equilibrio tra l’attrattività turistica e la tutela della residenzialità. Il tavolo è composto da figure chiave dell’amministrazione, tra cui l’Assessore all’Urbanistica, l’Assessore al Turismo e Grandi Eventi, l’Assessore alle Politiche Sociali e alla Salute, i 15 presidenti di municipio e i Presidenti delle Commissioni consiliari competenti. Il gruppo tecnico avrà il compito di elaborare una proposta normativa coerente con le esigenze urbanistiche e sociali del territorio, da presentare all’Assemblea Capitolina per l’approvazione definitiva.

affitti brevi roma regolamento
Regolamento affitti brevi Roma, in arrivo nuove regole e restrinzioni

Le linee guida già definite puntano a un regolamento fondato su criteri di necessità, proporzionalità e non discriminazione. Tra gli obiettivi principali: contenere l’espansione incontrollata degli alloggi turistici, tutelare i quartieri a rischio spopolamento, favorire l’uso residenziale permanente degli immobili e regolamentare i cambi di destinazione d’uso. Il nuovo quadro normativo sugli affitti brevi Roma regolamento è pensato per riequilibrare il mercato e tutelare il diritto alla casa.

Affitti brevi Roma regolamento: cosa cambia per chi affitta ai turisti

Il nuovo regolamento sugli affitti brevi a Roma, attualmente in fase di definizione, introduce una disciplina più rigorosa per chi mette a reddito immobili a uso turistico. Le modifiche riguarderanno principalmente tre ambiti: l’introduzione di divieti o limiti all’uso turistico in alcune aree urbane; l’obbligo di comunicazione preventiva o autorizzazione per avviare l’attività; e un sistema rafforzato di controlli e sanzioni per chi non rispetta le regole. L’obiettivo è duplice: contrastare l’abusivismo e riequilibrare l’impatto turistico nei quartieri più vulnerabili.

Le zone che potrebbero essere soggette alle restrizioni più severe sono quelle già oggi caratterizzate da un forte afflusso di visitatori e da una saturazione dell’offerta ricettiva. In particolare, il regolamento sugli affitti brevi a Roma potrebbe introdurre limiti stringenti nel centro storico, a Trastevere, Prati, Monti, Esquilino e Testaccio. In queste aree, l’Amministrazione punta a tutelare il tessuto sociale e residenziale, scoraggiando l’eccessiva turistificazione e incentivando l’uso residenziale degli immobili. Chi gestisce locazioni turistiche dovrà quindi prestare particolare attenzione alle nuove disposizioni per evitare sanzioni e sospensioni dell’attività.

Considerazioni tecniche e implicazioni operative: il nuovo scenario degli affitti brevi Roma regolamento

Attenzione al cambio di destinazione d’uso e al quadro normativo attuale

Chi intende destinare un immobile agli affitti brevi a Roma dovrà necessariamente valutare con attenzione la destinazione d’uso urbanistica prevista dal PRG (Piano Regolatore Generale) e verificare la compatibilità con le nuove disposizioni normative in materia. L’avvio di un’attività ricettiva in locali con destinazione esclusivamente residenziale può infatti comportare gravi conseguenze: nullità del contratto, sanzioni amministrative e ordinanze di immediata cessazione dell’attività. Il nuovo regolamento affitti brevi Roma introduce vincoli stringenti anche per le unità situate nei tessuti storici consolidati e nei centri di maggiore pregio.

Operatori del settore: nuovi parametri di valutazione

Agenzie immobiliari, property manager e investitori dovranno aggiornare i propri modelli operativi. Alcune operazioni, in precedenza redditizie, potrebbero ora risultare economicamente svantaggiose o addirittura non realizzabili. È fondamentale integrare nei processi di valutazione urbanistica e di due diligence anche gli effetti diretti del regolamento, per evitare investimenti a rischio.

Affitti brevi Roma regolamento: consigli pratici per proprietari e locatori

Chi desidera avviare o proseguire un’attività di affitto turistico nella Capitale deve oggi confrontarsi con il nuovo contesto normativo legato agli affitti brevi Roma regolamento in fase di approvazione. La prima cosa da fare è verificare la destinazione urbanistica dell’immobile: un’abitazione a uso residenziale non può essere automaticamente convertita a uso turistico senza un controllo specifico. È fondamentale anche evitare modifiche interne non autorizzate, soprattutto se incidono su impianti, distribuzione o numero di posti letto dichiarati.

È consigliabile attendere l’approvazione definitiva del nuovo regolamento comunale prima di avviare nuove attività di locazione turistica, per non incorrere in sanzioni o blocchi amministrativi. Rivolgersi a un tecnico abilitato o a un legale esperto è indispensabile nei casi di dubbi sulla destinazione d’uso, in presenza di sanzioni o per valutare la trasformazione di una struttura ricettiva in abitazione residenziale.

Le domande più frequenti riguardano la possibilità di continuare ad affittare ai turisti, i limiti di legge, le autorizzazioni necessarie e le zone soggette a restrizioni. Il nuovo regolamento sugli affitti brevi a Roma chiarirà tutti questi aspetti, ma intanto è bene agire con cautela e documentarsi con attenzione.

FAQ – Affitti brevi Roma regolamento: domande frequenti

Posso ancora affittare casa ai turisti a Roma?
Sì, ma con importanti limitazioni in arrivo. Il nuovo regolamento sugli affitti brevi a Roma introduce restrizioni in alcune zone della città e impone requisiti specifici per continuare a locare a fini turistici.

Qual è la nuova normativa per gli affitti brevi a Roma?
Il nuovo regolamento comunale disciplina le modalità, i requisiti e le zone ammesse per le locazioni brevi turistiche. Punta a tutelare il patrimonio residenziale e a contrastare la trasformazione massiva degli appartamenti in strutture ricettive.

Cosa rischio se affitto senza autorizzazione?
Chi affitta senza rispettare il regolamento sugli affitti brevi a Roma può incorrere in sanzioni amministrative, ordinanze di cessazione dell’attività e, in alcuni casi, anche segnalazioni agli organi competenti.

In quali zone saranno vietati gli affitti brevi?
Il regolamento prevede limitazioni soprattutto nel centro storico e nei quartieri con alta pressione turistica. L’elenco preciso sarà definito negli allegati tecnici del provvedimento.

Gli affitti brevi sono vietati nel centro storico di Roma?
Il nuovo regolamento sugli affitti brevi a Roma prevede una forte restrizione nel centro storico, con la possibilità concreta di divieti totali nelle zone a maggiore densità turistica, per proteggere l’equilibrio residenziale.

Leggi anche...