SCIA manutenzione straordinaria Roma: costo delle opere e del permesso

Leggendo questo articolo capirai quando serve la scia manutenzione straordinaria Roma, il costo della presentazione al municipio e i documenti obbligatori da allegare.
La scia è una comunicazione da effettuare al comunale quando si intende effettuare degli interventi edilizi che comportino demolizione, restauro o ampliamento di immobili. La normativa di riferimento è costituita dagli articoli 22 e 23 del Testo unico unico dell’edilizia.
Indice:
Il decreto legislativo 126/2016 e il decreto legislativo 222/2016 (decreto SCIA 2) portano a conclusione, attraverso uno snellimento burocratico importante, ciò che la legge 122/2010, sostituendo parzialmente la denuncia inizio attività (DIA) con la SCIA, acronimo di Segnalazione Certificata Inizio Attività.
Il passaggio da DIA a SCIA e le opere che si autorizzano
La dia prima del 2010 era utilizzata per autorizzare tutte le opere di manutenzione straordinaria, tra cui la ristrutturazione della casa, la demolizione e ricostruzione di edifici, cambio della destinazione d’uso e restauro e risanamento edilizio. Dopo il 2010 si e’ snellito l’iter burocratico dei permessi edilizi, con la dia bisognava attendere 30 giorni dal protocollo, ora per esempio con la cila (comunicazione inizio lavori asseverata) la ristrutturazione interna può partire subito cosi come le opere rientranti in scia (segnalazione certificata inizio attività).
Scia manutenzione straordinaria Roma: quali interventi si autorizzano tramite scia a Roma
Gli interventi realizzabili mediante segnalazione certificata di inizio di attività, SCIA, sono:
- interventi di manutenzione straordinaria sulle parti strutturali degli edifici;
- gli interventi di restauro e risanamento conservativo sulle parti strutturali degli edifici;
- interventi di ristrutturazione edilizia che non comportino modifiche di volumetria, cambio di destinazione d’uso nei centri storici, cambio di sagoma degli edifici vincolati.
La scia alternativa al permesso di costruire (super scia) sostituisce (super dia)
In sostituzione della super DIA e’ stata introdotta la scia alternativa la permesso di costruire per le seguenti opere:
- interventi di ristrutturazione che implicano modifiche sostanziali, come variazioni alla volumetria e ai prospetti, cambio di destinazione d’uso degli edifici nel centri storici, cambio di sagoma degli edifici vincolati;
- gli interventi di nuova costruzione o ristrutturazione urbanistica ;
- interventi di nuova costruzione che attuano strumenti urbanistici generali.
Con l’introduzione della scia alternativa al permesso di costruire si va totalmente a cancellare la DIA, non modificando i tempi di attesa che rimangono di 30 giorni dal protocollo. Tale procedimento permette di snellire un’iter che con il permesso di costruire sarebbe stato piu’ lento.
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Come si presenta la scia a Roma?
Si presenta presso l’ufficio tecnico del municipio di competenza a firma di un tecnico Abilitato alla progettazione (Ingegnere, Architetto, Geometra o Perito) e deve contenere un progetto grafico rappresentante lo stato di fatto e la situazione futura da realizzare, una relazione tecnica in cui si descrivono nel dettaglio le opere e la certificazione che il progettista si assume la responsabilità che le opere siano in conformità degli strumenti urbanistici vigenti.
Quali documenti vanno allegati alla scia edilizia?
- Modulo Scia in duplice copia compilato in ogni sua parte e firmato dal proprietario o avente titolo ed eventuali contitolari dell’istanza e asseverata da un tecnico abilitato;
- Asseverazione, ai sensi dell’art.6 comma 4 del D.P.R. 380/01 e s.m.i., a firma di un tecnico abilitato che dichiari di non aver rapporti di dipendenza con l’impresa e asseveri , sotto la propria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici vigenti;
- Prospetto vincoli;
- Elaborato grafico progettuale a firma di un tecnico abilitato;
- Documento Unico di Regolarità Contributiva (D.U.R.C.) dell’impresa esecutrice dei lavori;
- Copia fotostatica documento di riconoscimento dei titolari dell’istanza;
- Eventuali pareri, autorizzazioni, atti di assenso qualora previsti dal P.R.G., dalla Carta della qualità, dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici;
Quanto costa la scia nel comune di Roma?
Il comune a Roma ha fissato i diritti istruttori per la scia ad un importi di:
- lavori da eseguire €291,24
- per lavori gia eseguiti o in corso d’opere € 501,24
- le varianti in corso d’opera € 126,24
Gli importi sopra descritti si devono pagare tramite sireweb (piattaforma riscossione reversali del comune di Roma). SIRIWEB
La scia a sanatoria per lavori già eseguiti
Pesanti sono le sanzioni per lavori già eseguiti in assenza di presentazione della segnalazione certificata inizio attività, pur essendo variabili, in base alla tipologia di intervento, si parte da un minimo di € 1000,00. La scia a sanatoria prevede anche il pagamento di oneri accessori.
Sintesi e conclusioni sulla SCIA edilizia
In conclusione, la Scia (Segnalazione Certificata Inizio Attività) rappresenta un importante strumento nel campo dell’edilizia a Roma, semplificando notevolmente il processo burocratico per l’autorizzazione di interventi edilizi. Questo articolo ha illustrato chiaramente quando è necessario presentare una Scia per la manutenzione straordinaria a Roma, il costo associato alla presentazione al municipio e i documenti obbligatori da allegare.
Da un punto di vista pratico, la Scia offre una soluzione più rapida rispetto alla vecchia Denuncia di Inizio Attività (DIA) per una serie di interventi edilizi, tra cui la manutenzione straordinaria, il restauro e risanamento conservativo degli edifici, e ristrutturazioni edilizie che non comportino modifiche di volumetria, cambio di destinazione d’uso nei centri storici o cambio di sagoma degli edifici vincolati. Inoltre, la Scia alternativa al permesso di costruire si applica a opere più complesse, garantendo comunque tempi di attesa ragionevoli.
La presentazione della Scia a Roma richiede la collaborazione di un professionista abilitato alla progettazione, il quale deve redigere un progetto grafico rappresentante lo stato attuale e futuro dell’immobile, una relazione tecnica dettagliata e garantire la conformità agli strumenti urbanistici vigenti. Inoltre, sono necessari alcuni documenti, tra cui il modulo Scia compilato e firmato, l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato, e il Documento Unico di Regolarità Contributiva (D.U.R.C.) dell’impresa esecutrice dei lavori.
Infine, è importante considerare i costi associati alla Scia, che variano in base alla tipologia dei lavori. Tuttavia, la Scia offre un mezzo legale per regolarizzare lavori già eseguiti in assenza di autorizzazioni, evitando sanzioni pesanti.
In sintesi, la Scia rappresenta un efficace strumento per semplificare il processo di autorizzazione edilizia a Roma, consentendo ai proprietari di immobili di gestire i propri progetti di manutenzione straordinaria e ristrutturazione in modo più agevole e trasparente, contribuendo così allo sviluppo sostenibile della città.
Di seguito un piccolo schema riepilogativo degli interventi e dei permessi necessari:
EDILIZIA LIBERA |
Manutenzione ordinaria: tinteggiature interne, sostituzioni (senza innovazioni) di pavimenti, sanitari o impianti; tinteggiature delle facciate (senza modifiche, anche di colore se le impalcature non servono o non occupano suolo pubblico). |
Eliminazione di barriere architettoniche (purché non si alteri la sagoma dell’edificio). |
CIL |
Pavimentazione di spazi esterni (anche aree di sosta scoperte) |
Pannelli solari (termici e fotovoltaici). |
Arredo delle aree pertinenziali |
Opere destinate a soddisfare esigenze contingenti o temporanee. |
Aree ludiche senza fini di lucro |
CILA |
Manutenzioni straordinarie (trasformazioni di parti anche importanti degli edifici, purché però non cambi la volumetria complessiva degli edifici, non cambi la destinazione d’uso e non vengano interessate parti strutturali dell’edificio) |
Frazionamenti o accorpamenti di immobili |
Opere interne che comportano frazionamento o accorpamento di appartamenti, o comunque modifiche delle superfici delle singole unità immobiliari (purché non vengano interessate le parti strutturali dell’edificio e non venga modificata la volumetria complessiva e la destinazione d’uso) |
SCIA |
Manutenzioni straordinarie con interessamento delle parti strutturali |
Restauri e risanamenti conservativi |
Ristrutturazioni edilizie “leggere”, comprese anche le demolizioni e ricostruzioni senza rispetto della precedente sagoma dell’edificio (purché non si modifichino le volumetrie originarie o i prospetti) |
Ampliamenti fino al 20% dei volumi pertinenziali |
Ampliamenti box auto pertinenziali |
PERMESSO A COSTRUIRE |
Nuove costruzioni |
Ampliamenti di casa (salve le eccezioni rientranti nella SCIA) |
Ristrutturazioni urbanistiche (che sono vere e proprie trasformazioni di isolati urbani, opere cioè che vanno ben oltre i “lavori in casa propria”). |