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La pratica per cambiare la destinazione di uso a Roma: il costo e tempi

Sei arrivato qui perchè  vuoi sapere quale pratica serve per cambiare la destinazione d’uso a Roma, avere informazioni su quali mutamenti d’uso sono permessi nel comune e sopratutto quanto costa la pratica per variare la destinazione d’uso di un immobile? Cercheremo di dare delle informazioni utili per poter capire l’argomento e sapere come procedere prima di cambiare la destinazione di un immobile. Se avete bisogno di un geometra per la pratica non esitate a contattarci.

Che cos’è il cambio di destinazione d’uso?

cambio di destinazione d'uso roma
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Il cambio di destinazione d’uso a Roma consiste nella variazione dell’utilizzo di un determinato immobile residenziale, commerciale, direzionale, artigianale, turistico e Industriale in un altra destinazione, che regolarmente autorizzato con un precedente titolo abilitativo rispetto le categorie generali individuate dalla L.R. 35/77 e ss.mm.ii, previo l’intervento sia sempre subordinato delle previsioni urbanistiche vigente PRG e nell’osservanza dei requisiti igienico sanitari.

Quali sono le destinazioni d’uso riconosciute dall’urbanistica?

L’urbanistica riconosce delle categorie in cui suddivide le destinazioni degli immobili:

  1. residenziale: abitazioni di qualsiasi genere e natura. Sono comprese quelle utilizzate in modo promiscuo (abitazione – studio professionale o abitazione – affittacamere) quando la prevalente superficie dell’unità sia adibita ad uso abitativo;
  2. industriale e artigianale: industrie, laboratori artigiani, corrieri, magazzini ed imprese edili, laboratori di riparazione e simili, officine e carrozzerie e in genere ogni attività finalizzata alla produzione di beni o servizi;
  3. commerciale al dettaglionegozi di vicinato, media distribuzione, le attività commerciali di grande distribuzione, le attività commerciali all’ingrosso, i mercati, le attività come ristoranti, bar, pub ecc;
  4. turistico-ricettivaalberghi, residenze turistico-alberghiere, campeggi ed aree di sosta, nonché le altre attività a carattere essenzialmente ricettivo, come ostelli, e le altre attività extra-alberghiere;
  5. direzionale e di serviziobanche, uffici privati e studi professionali in genere;
  6.  commerciale all’ingrosso e depositi;
  7. agricola e funzioni connesse ai sensi di legge: produzione agraria, allevamento e forestazione, attività e servizi connessi e compatibili, campi coltivati, boschi, pascoli, abitazioni rurali, annessi agricoli e serre;

Quale pratica edilizia serve per fare un cambio di destinazione d’uso a Roma?

Essendo considerato il cambio della destinazione d’uso una ristrutturazione edilizia sia se con opere sia senza opere. Quindi si deve presentare una scia alternativa al permesso di costruire per richiedere l’autorizzazione al comune, attendendo 30 giorni si può partire con gli eventuali lavori.

Ricordiamo che il cambio di destinazione d’uso all’interno della stessa categoria e’ sempre ammissibile. Quindi il cambio da abitazione ad ufficio è sempre permesso. Per i passaggi in altre categorie consigliamo sempre di affidarsi ad un tecnico esperto che ne studierà la fattibilità.

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La pratica di cambio di destinazione d’uso a Roma e la variazione catastale della rendita

Una volta terminati i lavori della scia bisogna presentare la variazione al catasto che portera’ ad un cambiamento  della rendita e della categoria catastale. Infatti è obbligatorio a seguito della scia per cambio di destinazione d’uso, presentare la variazione catastale per comunicare all’agenzia delle entrate l’avvenuto cambiamento della rendita catastale. La rendita catastale è calcolata in base alla categoria che ha al catasto e con la stessa si calcolano le tanto temute tasse sugli immobili. Per esempio il cambio di destinazione d’uso a Roma da abitazione semplice ad ufficio (quindi si passa da categoria catastale A/2 a  A/10), può far aumentare di molto la rendita e di conseguenze le tasse che si andrebbero a pagare su quell’immobile.

Il cambio di destinazione d’uso comporta il pagamento degli oneri di urbanizzazione?

Gli oneri di urbanizzazione per il passaggio da una categoria urbanistica ad una diversa comporta sempre il pagamento degli oneri di urbanizzazione, il calcolo degli stessi varia in base al comune, ed in base alla tipologia di cambio di uso.

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Rimane quindi difficile quantificarlo in due righe, ma affidandoti ad un tecnico esperto il pagamento degli oneri per il tuo cambio di destinazione d’uso ti sarà spiegato in maniera adeguata.

Quanto costa la scia per  cambiare la destinazione d’uso a Roma?

Una pratica per cambio di destinazione d’uso nel comune di Roma viene elaborata mediamente ad un costo di € 900,00 inclusa la variazione catastale. Ci teniamo come sempre a ricordare, che ogni pratica fa storia a sè quindi il prezzo della scia per cambio d’uso può variare.

Cambio di Destinazione d’Uso a Roma: Procedure, Costi e Consigli Utili

In conclusione, se stai considerando un cambio di destinazione d’uso a Roma, è importante comprendere i passi necessari e i costi associati. Il cambio di destinazione d’uso implica la variazione dell’utilizzo di un immobile in conformità con le categorie urbanistiche riconosciute, rispettando le norme vigenti. È essenziale affidarsi a un tecnico esperto per valutare la fattibilità del cambio, poiché il passaggio tra le categorie richiede particolare attenzione.

Per avviare la pratica, dovrai presentare una SCIA alternativa al permesso di costruire, attendere 30 giorni per l’autorizzazione comunale e iniziare eventuali lavori. È importante notare che il cambio all’interno della stessa categoria è generalmente ammissibile, ma per passaggi tra categorie diverse, è fondamentale consultare un professionista.

Inoltre, al termine dei lavori e della SCIA, dovrai presentare una variazione catastale per comunicare l’avvenuto cambiamento della rendita catastale, il che può influire sulle tasse immobiliari. Gli oneri di urbanizzazione dipendono dal comune e dalla tipologia di cambio di destinazione d’uso, quindi il loro calcolo può variare.

Infine, i costi della pratica per il cambio di destinazione d’uso a Roma possono variare, ma mediamente si attestano intorno a € 900,00, comprensivi della variazione catastale. È sempre consigliabile consultare un professionista esperto per una valutazione dettagliata dei costi e delle procedure specifiche per la tua situazione.

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