Permesso per lavori: manutenzione straordinaria e manutenzione ordinaria a Roma
Il permesso per lavori: manutenzione straordinaria e manutenzione ordinaria a Roma. Stai leggendo questo pagina perchè vuoi sapere la differenza tra manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria, ed eventualmente quale permesso occorre per autorizzare le opere edilizie.

Quali sono le opere che rientrano nella manutenzione ordinaria a Roma?
Per manutenzione ordinaria si intendono quelle opere che non hanno bisogno di nessuna autorizzazione verso il comune di Roma. Un esempio pratico e quello della tinteggiatura di un appartamento o il cambio dei pavimenti della propria casa. In questo caso sarebbe solo necessario comunicare al municipio di competenza l’inizio dei lavori per manutenzione ordinaria tramite la presentazione della CIL comunicazione inizio lavori semplice. La cil viene spedita dallo stesso committente o incaricando un tecnico (anche se non necessario) pagando 291,24 € di diritti istruttoria.
Indice:
Altre opere rientranti nella manutenzione ordinaria a Roma sono:
- la demolizione e ricostruzione dei pavimenti, degli intonaci dei tramezzi
- la sostituzione delle porte interne e degli infissi esterni
- la tinteggiatura delle pareti interne ed esterne o dei soffitti
- la sostituzione della caldaia o dei radiatori, la riparazione della recinzione, l’installazione di tende da sole (di cui occorre per sempre un autorizzazione condominiale)
- l’installazione o la sostituzione di citofoni, videocitofoni, antenne o telecamere
- la riparazione e/o la sostituzione delle canalizzazioni fognarie senza modificare i percorsi gia autorizzati
- sono altresì comprese le opere rivolte all’eliminazione delle barriere architettoniche
Quali sono le opere che rientrano nella manutenzione straordinaria a Roma?
La manutenzione straordinaria sono definite come quelle opere che riguardano le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché integrare e rinnovare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non aumentino la volumetria dell’immobile o la destinazione d’uso.
In parole semplici nella manutenzione straordinaria rientrano le ristrutturazioni dove si demoliscono e ricostruiscono le tramezzature interne.
La cila per opere di manutenzione straordinaria a Roma
La cila e la comunicazione inizio lavori asseverata ed e’ il permesso che occorre presentare al comune di Roma per iniziare la ristrutturazione dell’appartamento, che prevede opere di manutenzione straordinaria. Per presentare la cila occorre incaricare un tecnico progettista delle opere architettoniche. Il costo della cila a Roma prevede oltre alla parcella del tecnico anche il pagamento dei diritti istruttori pari ad euro 291,24.
A seguito della pratica cila per manutenzione straordinaria va presentata sempre la nuova planimetria al catasto con le modifiche apportate durante la ristrutturazione, che va allegata alla comunicazione di fine lavori.
Quindi, una volta ottenuta la CILA e avviati i lavori, non è ancora tutto fatto. C’è un’altra tappa importante da affrontare: la comunicazione di fine lavori. Questo è un passaggio cruciale, perché è qui che si documenta ufficialmente la conclusione delle opere di ristrutturazione. Ma non solo: è anche il momento in cui si aggiornano le informazioni catastali sul proprio immobile.
Dopo aver terminato la ristrutturazione, è necessario presentare una nuova planimetria al catasto. Questo documento deve riflettere accuratamente tutte le modifiche apportate durante i lavori. Dalla demolizione di pareti alla creazione di nuovi spazi, ogni cambiamento deve essere riportato con precisione.
La nuova planimetria, insieme alla documentazione relativa alla CILA e a eventuali altre autorizzazioni, va allegata alla comunicazione di fine lavori. Quest’ultima è il documento con cui si comunica ufficialmente al Comune di Roma che i lavori sono stati completati in conformità con quanto previsto dalla CILA.
Ma attenzione: è importante rispettare tutte le tempistiche e gli adempimenti richiesti dalla legge. La mancata presentazione della comunicazione di fine lavori potrebbe comportare sanzioni o complicazioni burocratiche in futuro.
Inoltre, è fondamentale tenere a mente che, una volta conclusi i lavori, è necessario verificare che tutto sia stato eseguito secondo i piani approvati e in conformità con le normative vigenti. Solo così si può garantire la piena regolarità dell’intervento e evitare spiacevoli sorprese in seguito.
Insomma, la CILA è solo l’inizio di un lungo percorso che porta alla trasformazione del proprio immobile. La comunicazione di fine lavori è l’ultimo passo di questa fase, ma è cruciale per chiudere il cerchio e mettere a posto ogni dettaglio burocratico.
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