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Ecobonus e Sismabonus 2022 sconto 110% in fattura, Cessione del credito

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Si prospettano grandi novità con l’introduzione dell’ecobonus e sismabonus 2022 con sconto del 110% in fattura o cessione del credito alle banche. Grande fermento sta nascendo con il decreto legge “Rilancio”. Cercheremo di spiegare come funziona e per quali lavori viene erogato. Dal 1 luglio 2020 fino a dicembre del 2022 ristrutturare casa con miglioramento dell’efficienza energetica o miglioramento di resistenza alla scossa di terremoto non costerà nulla al proprietario quindi si parla di ristrutturazione a costo zero. Sembre essere questa la finalità dei super ecobonus e sismabonus con incentivi al 110% per rilanciare l’Italia.

Cosa è l’ Ecobonus e Sismabonus 2022?

L’ecobonus e sismabonus 2022 inseriti nel decreto rilancio  possono essere applicati per lavori di ristrutturazione che riguardano la riqualificazione energetica e la riduzione del rischio sismico. I lavori che rientrano nei super bonus sono:

  • isolamento termico dell’involucro edilizio (il famoso cappotto termico)
  • sostituzione di generatori di riscaldamento a gasolio con caldaie a condensazione o pompe di calore
  • interventi di miglioramento e prevenzione contro il rischio sismico

Link agenzia entrate per vedere la spiegazione dell’ecobonus e sismabonus 2020.

Come funziona l’ecobonus e sismabonus 2022 con sconto al 110%

Lo sconto del 110% per i lavori di ristrutturazione con riqualificazione energetica o  resistenza sismica dell’ edificio può essere ottenuto in vari modi:

  1. attraverso un credito di imposta quinquennale 
  2. con lo sconto in fattura da parte dell’impresa
  3. oppure con la cessione del credito a banche, assicurazioni e intermediari finanziari

Il punto uno è quello che abbiamo imparato a conoscere fino ad oggi. Si pagano i lavori con bonifico parlante e nella dichiarazione dei redditi si detraggono per cinque anni. Fino ad oggi le detrazioni che si utilizzavo erano quelle al 50% e 65%, in base alle opere che si svolgevano, con i super bonus la detrazione sarà maggiore della spesa sostenuta.

Esempio: se si spendono diecimila euro, si avrà un credito di imposta di 2.200 euro all’anno per cinque anni, per un totale quindi di 11.000 euro (il 110%, appunto).

Il punto due si può essere applicato quando il proprietario di un’immobile non vuole pagare nemmeno un euro per la ristrutturazione. In questo caso si può chiedere uno sconto in fattura alla ditta che svolge i lavori pari al 100% dell’importo.

Cosa ci guadagna però la ditta?

La ditta o impresa può a sua volta decidere se detrarre come credito d’imposta al 110% lo sconto applicato, sempre per i successivi 5 anni. In alternativa la ditta può cedere il credito per avere subito la liquidità, infatti è stato tolto il vincolo di cessioni( con le norme attuali erano due), in modo da permettere alla ditta di ottenere l’intero importo dei lavori.

Il punto tre mette il proprietario della casa che svolge la ristrutturazione, nella condizione di poter chiedere lui stesso la cessione del credito a banche, assicurazioni o intermediari finanziario, ottenendo cosi liquidità con il super ecobonus e sismabonus.

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Le soglie di detrazione al 110%

L’agevolazione fiscale riguarderà lavori:

  • Importo fino a 60.000 euro per unità immobiliari per interventi di isolamento termico;
  • fino a 30.000 euro per unità immobiliari per interventi sulle parti comuni degli edifici e sulla climatizzazione;
  • Importo fino a 10.000 euro per unità immobiliare per interventi sulle caldaie a gasolio (classe minima A);
  • fino a 48.000 euro, o 2.400 euro per Kwh di potenza nominale, per gli impianti fotovoltaici.

Quali interventi edilizi rientrano nell’ Ecobonus e Sismabonus 2021

ecobonus 2021
ecobonus 2022

Gli interventi edilizi ammessi per usufruire dello sconto al 110% sono molti e riguardano tutti il miglioramento dell’involucro edilizio, degli impianti e il restauro o ristrutturazione con materiali eco sostenibili. Nel dettaglio sono ammessi:

  • Efficientamento energetico
  • isolamento termico, ma anche
  • l’installazione di pannelli fotovoltaici, accumulatori
  • isolamento delle pareti
  • impianti di riscaldamento a pavimento
  • installazione di nuovi impianti di riscaldamento condominiali
  • la sostituzione degli infissi

I lavori e la spesa per gli stessi deve essere affrontata per una ristrutturazione nel periodo tra il primo luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Nei bonus con lo sconto del 110% sono ammissibili anche i lavori di ristrutturazione delle facciate esterne, sia quelle da recuperare che da restaurare completamente. I lavori per sulle facciate possono essere stati cominciati dal primo gennaio 2020. I lavori che vanno a migliorare la classe sismica di un edificio o ne garantiscono una prevenzione maggiore, possono usufruire dello sconto al 110% per sismabonus. Importante novità e l’aumento della detrazione per coloro che stipulano una polizza assicurativa contro i danni da eventi simici, la stessa passa dal 19% al 90%.

Chi può richiedere l’ecobonus e sismabonus 2022 con sconto in fattura al 110%?

La detrazione, lo sconto in fattura al 110% o la cessione del credito verso banche o enti creditizi è accessibile da proprietari di immobili privati.

  • condomini
  • singoli cittadini
  • fondazioni,
  • terzo settore
  • associazioni
  • escluse le imprese

Lo Stato cosi punta al rilancio dell’edilizia, l’aumento dell’occupazione, la ripresa del Pil e una migliore eco sostenibilità del patrimonio immobiliare.

La pratica cila o scia per ottenere l’ecobonus e sismabonus

Per ottenere i super bonus dovranno essere presentate le giuste autorizzazioni comunali per iniziare i lavori di ristrutturazioni. Vi ricordiamo che in base agli interventi esistono due permessi per segnalare la ristrutturazione di casa la CILA e la SCIA.

Cosa è la CILA

La cila è stata introdotta nel 2010 per semplificare i permessi in edilizia privata. Il nome è la sintesi di comunicazione inizio lavori asseverata. La pratica cila viene utilizzata per presentare o meglio comunicare i lavori di ristrutturazione all’interno di un appartamento, casa o negozio. Infatti con questa comunicazione è possibile autorizzare solamente i lavori interni che non riguardino le parti strutturali e la modifica della sagoma dell’edificio esistente.

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Cosa è la SCIA

La scia è la segnalazione certificata inizio attività, è stata introdotta per snellire le attività burocratiche connesse alle autorizzazioni edili. Con la pratica scia si possono autorizzare i lavori di manutenzione straordinaria anche su parti strutturali e quelli che modificano anche i prospetti di un’abitazione (es. apertura di una finestra o sua modifica).

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