Detrazione fiscale ristrutturazione a Roma: interventi che usufruiscono delle agevolazioni
Vuoi sapere quale e’ la detrazione fiscale per ristrutturazione Roma. Come si procede per usufruire delle agevolazioni chiamate bonus ristrutturazione, bonus mobili e bonus energetico. Quale pratica occorre per essere sicuri di non avere problemi.
La legge per le detrazioni fiscali ristrutturazione nel 2024
Con la Legge di Bilancio 2023 il bonus del 50% per detrazione fiscale ristrutturazione a Roma è stato prorogato fino al prossimo 31 dicembre e tra le principali novità spicca l’obbligo di comunicazione ENEA delle spese sostenute per poter accedere alla detrazione fiscale.
Indice:
Sono in molti a chiedersi come funziona il bonus ristrutturazioni e quali i lavori per i quali è possibile beneficiare della detrazione fiscale del 50%. Tutte le istruzioni in merito sono contenute nella guida dell’Agenzia delle Entrate che chiarisce i requisiti per aver accesso all’agevolazione. Insieme al bonus delle ristrutturazioni e’ stato prorogato anche l’ecobonus (bonus per il risparmio energetico) e il bonus mobili.
Bonus ristrutturazione 2024 per quali lavori spetta e come funziona
Il bonus ristrutturazioni è una detrazione fiscale dall’Irpef pari al 50% delle spese sostenute riconosciuta fino al limite di 96.000 euro di spesa. Nel 2024 importi e percentuali dei bonus rimarranno invariati e non vi sarà la riduzione prevista (detrazione al 36% fino a 48.000 euro di spesa).
Per fare chiarezza sui lavori a cui spetta è possibile leggere la guida dell’Agenzia delle Entrate sui lavori di ristrutturazione. La detrazione del 50% è riconosciuta per:
- lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini;
- interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale.
I lavori che usufruiscono delle detrazioni fiscali per ristrutturazione a Roma
Gli interventi sulle singole unità immobiliari per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono i seguenti:
- manutenzione straordinaria
- restauro e risanamento conservativo
- ristrutturazione edilizia
Gli interventi devono essere effettuati su immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze. Non sono ammessi al beneficio fiscale delle detrazioni gli interventi di manutenzione ordinaria (spettanti solo per i lavori condominiali), a meno che non facciano parte di un intervento più vasto di ristrutturazione.
Detrazione fiscale per opere di manutenzione straordinaria
Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso.
Rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere, anche se comportano la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari
nonché del carico urbanistico, a condizione che non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.
Esempi di manutenzione straordinaria:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di
- materiale o tipologia di infisso
- rifacimento di scale e rampe
- interventi finalizzati al risparmio energetico
- recinzione dell’area privata
- costruzione di scale interne.
Detrazione fiscale per opere di restauro e risanamento conservativo
Sono compresi in questa tipologia gli interventi finalizzati a conservare l’immobile e assicurarne la funzionalità per mezzo di un insieme di opere che, rispettandone gli elementi tipologici, formali e strutturali, ne consentono destinazioni d’uso con esso
compatibili.
Esempi di interventi di restauro e risanamento conservativo:
- interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado
- adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
- apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.
Detrazione ristrutturazione Roma per opere di ristrutturazione edilizia
Tra gli interventi di detrazione ristrutturazione edilizia a Roma sono compresi quelli rivolti a trasformare un fabbricato mediante un insieme di opere che possono portare a un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente.
Esempi di ristrutturazione edilizia:
- demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente
- modifica della facciata
- realizzazione di una mansarda o di un balcone
- trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
- apertura di nuove porte e finestre
- costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
La pratica per usufruire delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione CILA a Roma
Per avere accesso alle detrazioni fiscali occorre presentare al municipio di competenza la pratica che autorizza i lavori di ristrutturazione. Nel caso della manutenzione straordinaria la pratica si chiama CILA comunicazione inizio lavori asseverata. La detrazione fiscale per ristrutturazione a Roma con la cila permette anche di acquistare i mobili e materiali dei lavori esibendo il protocollo della comunicazione. La cila per comunicare i lavori a Roma ha un costo di €291,24 da pagare al comune, un tecnico geometra può chiedere una parcella che varia dai 600,00 € ai 800,00 €.
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Detrazione ristrutturazione Roma: come si paga il bonifico nella ristrutturazione per usufruire delle detrazioni fiscali
Per fruire della detrazione fiscale per ristrutturazione a Roma è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale (anche “on line”), da cui risultino:
- causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
- codice fiscale del beneficiario della detrazione
- il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Quando si possono perdere le detrazioni fiscali nella ristrutturazione
Le detrazioni non sono riconosciute e l’importo eventualmente fruito viene recuperato dagli uffici quando:
- non è stata effettuata la comunicazione preventiva all’Asl competente, se obbligatoria
- il pagamento non è stato eseguito tramite bonifico bancario o postale o è stato effettuato un bonifico che non riporti le indicazioni richieste (causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione, numero di partita Iva o codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato).
- non sono esibite le fatture o le ricevute che dimostrano le spese effettuate
- non è esibita la ricevuta del bonifico o questa è intestata a persona diversa da quella che richiede la detrazione
- le opere edilizie eseguite non rispettano le norme urbanistiche ed edilizie comunali
- sono state violate le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e quelle relative agli obblighi contributivi. Per queste violazioni il contribuente non perde l’agevolazione se è in possesso di una dichiarazione della ditta esecutrice dei lavori (resa ai sensi del Dpr 445/2000) che attesta l’osservanza delle suddette norme.