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Quale permesso serve per aprire un negozio di abbigliamento

Aprire un negozio di abbigliamento richiede l’osservanza di alcuni requisiti e l’ottenimento di determinati permessi amministrativi. È importante comprendere quale permesso serve per aprire un negozio di abbigliamento e come ottenerlo correttamente per garantire una regolare apertura dell’attività commerciale.

Quale permesso serve per aprire un negozio di abbigliamento
Quale permesso serve per aprire un negozio di abbigliamento?

Tipologia di attività

Per aprire un negozio di abbigliamento e ottenere l’autorizzazione necessaria, è importante considerare che si tratta di un esercizio di vicinato, ossia un negozio con una superficie di vendita non superiore a 300 mq. In questo contesto, è fondamentale rispettare le norme igienico-sanitarie, edilizie, urbanistiche, di sicurezza e di destinazione d’uso dei locali. La superficie di vendita comprende l’area destinata alla vendita, inclusi banchi, scaffalature, vetrine, cabine di prova e le aree di esposizione accessibili alla clientela. Da notare che non sono considerate nella superficie di vendita l’area scoperta adiacente all’esercizio (se entro il 20% della superficie di vendita) e le aree destinate a magazzini, depositi, uffici e servizi.

Punto chiave: Quale permesso serve per aprire un negozio di abbigliamento? Per avviare un negozio di abbigliamento, è necessario rispettare i requisiti degli esercizi di vicinato con una superficie di vendita non superiore a 300 mq.

Cosa si intende per vendita al dettaglio?

La vendita al dettaglio riguarda l’attività di acquisto e rivendita diretta di merci al consumatore finale. Questa attività viene svolta da chi acquista professionalmente le merci in proprio nome. È importante notare che l’attività di vendita al dettaglio può essere svolta anche congiuntamente all’attività all’ingrosso, che consiste nell’acquisto e nella rivendita a commercianti o utilizzatori in grande. Quando si considera la superficie di vendita, è necessario tener conto sia della vendita al dettaglio sia della vendita all’ingrosso.

Punto chiave: La vendita al dettaglio in un negozio di abbigliamento consiste nell’acquisto e nella rivendita diretta di merci al consumatore finale.

Requisiti Richiesti

Requisiti oggettivi: Per ottenere l’autorizzazione per aprire un negozio di abbigliamento, è necessario che la sede dell’esercizio rispetti i requisiti previsti dal Regolamento di Polizia Urbana, dal Regolamento d’Igiene, dal Regolamento Edilizio, dalle norme urbanistiche e dalla destinazione d’uso. Inoltre, gli esercizi di vicinato, in generale, devono essere dotati di parcheggi per la sosta in base a una proporzione minima di 1 metro quadrato per ogni metro quadrato di superficie di vendita. È importante notare che i Comuni possono prevedere riduzioni o deroghe a questa disposizione.

Requisiti soggettivi morali: Per ottenere l’autorizzazione necessaria, non devono sussistere cause di divieto, decadenza o sospensione. L’accesso e l’esercizio delle attività commerciali sono subordinati al possesso dei requisiti di onorabilità stabiliti dalla normativa vigente, in linea con la direttiva comunitaria relativa ai servizi nel mercato interno. Nel caso di un’impresa individuale, i requisiti di onorabilità devono essere posseduti dal titolare dell’impresa o dall’eventuale preposto. Nel caso di società, associazioni o organismi collettivi, i requisiti di onorabilità si applicano al legale rappresentante, al preposto all’attività commerciale e a tutti i soggetti individuati dal Regolamento Antimafia.

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Requisiti soggettivi professionali: Per aprire un negozio di abbigliamento, non sono richiesti particolari requisiti professionali. Questo tipo di attività può essere svolto anche da cittadini di altri stati membri dell’Unione Europea, nel rispetto delle norme vigenti. Tuttavia, i cittadini extracomunitari devono possedere un permesso di soggiorno in corso di validità che consenta loro di svolgere lavoro autonomo in Italia, secondo le norme in vigore.

Punto chiave: I requisiti richiesti per aprire un negozio di abbigliamento includono requisiti oggettivi per la sede, requisiti soggettivi morali e, in generale, non sono richiesti requisiti professionali specifici.

Procedimenti Amministrativi

Per aprire un negozio di abbigliamento e ottenere l’autorizzazione necessaria, è fondamentale presentare una Segnalazione Certificata Inizio Attività (S.C.I.A.) per richiedere l’autorizzazione per l’insegna dell’esercizio. A seconda delle specifiche normative locali, potrebbero essere richiesti ulteriori procedimenti amministrativi e modulistica correlata.

Punto chiave: Per ottenere l’autorizzazione necessaria all’apertura di un negozio di abbigliamento, è necessario presentare una Segnalazione Certificata Inizio Attività (S.C.I.A.) e potrebbero essere richiesti altri adempimenti amministrativi.

L’autorizzazione necessaria per l’apertura di un negozio di abbigliamento

L’autorizzazione amministrativa comunemente richiesta per l’apertura di un negozio di abbigliamento è la Segnalazione Certificata Inizio Attività (Scia). Questa è una comunicazione che deve essere presentata presso il Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive) del Comune competente.

Ad esempio, se stai aprendo un negozio di abbigliamento nel Comune di Milano, dovrai presentare la Scia al Suap di Milano per ottenere l’autorizzazione necessaria.

La Scia per l’apertura del negozio di abbigliamento

La Scia per l’apertura del negozio di abbigliamento consiste nella segnalazione formale all’ente comunale dell’inizio dell’attività commerciale. Questo documento deve essere presentato entro 30 giorni dall’effettiva apertura del negozio e dall’inizio delle vendite di prodotti all’interno del locale.

Ad esempio, se hai aperto un negozio di abbigliamento il 1° luglio, dovrai presentare la Scia entro il 30 luglio per informare il Comune dell’inizio dell’attività.

Contenuto della Scia per il negozio di abbigliamento

La Scia per l’apertura del negozio di abbigliamento richiede l’inserimento di diverse informazioni. Sarà necessario indicare il tipo di attività svolta, nel nostro caso “negozio di abbigliamento”. Inoltre, dovrai fornire l’indirizzo completo del locale in cui l’attività si svolge e le caratteristiche del negozio, come ad esempio la superficie e la destinazione d’uso.

Ad esempio, nella Scia dovrai specificare che stai aprendo un negozio di abbigliamento situato in Via Roma 123, con una superficie di 100 metri quadrati destinati alla vendita di abbigliamento e accessori.

La Scia come autorizzazione semplificata

La Scia per l’apertura del negozio di abbigliamento è considerata un’autorizzazione semplificata. Questo significa che, una volta presentata la Scia, il Comune ha 30 giorni di tempo per sollevare eventuali contestazioni o richieste di integrazione documentale. Superato questo termine senza obiezioni, l’attività può essere avviata e svolta liberamente.

Ad esempio, se hai presentato la Scia entro i termini previsti e il Comune non ha sollevato obiezioni entro 30 giorni, puoi aprire il tuo negozio di abbigliamento e iniziare a operare senza impedimenti.

Altri adempimenti potenziali

Nel caso in cui il negozio di abbigliamento superi determinati requisiti, come ad esempio dimensioni superiori a 300 metri quadrati, potrebbe essere necessario affrontare ulteriori adempimenti amministrativi. In tali casi, potrebbe essere richiesta la presentazione di una Denuncia Inizio Attività (Dia), che comporta maggiori formalità e la redazione di una relazione tecnico-descrittiva a cura di un professionista, come un ingegnere o un geometra.

Ad esempio, se il tuo negozio di abbigliamento occupa una superficie di 400 metri quadrati, potrebbe essere richiesta la Dia anziché la Scia. Questo implicherà la necessità di coinvolgere un professionista per redigere la relazione tecnico-descrittiva, che descriverà le caratteristiche del negozio e i suoi impatti sull’ambiente circostante.

La SCIA e la Comunicazione Unica d’Impresa

La legge Bersani sulla liberalizzazione del commercio in vigore dal 2006 ha reso le cose più semplici per chi vuole aprire un negozio.  L’agevolazione più importante riguarda l’autorizzazione amministrativa a vendere, prima infatti  il comune rilasciava la licenza a seguito di domanda cartacea del richiedente.

Oggi con la scia commerciale, attraverso il portale online SUAP di ogni comune, o attraverso il portale nazionale impresa in un giorno, il richiedente con autodichiarazione comunica l’apertura del negozio di abbigliamento senza attendere la licenza del comune.

La SCIA per l’apertura del negozio di abbigliamento

Oggi la licenza (che non è la scia commerciale) è necessaria solo per alcuni tipi di esercizi (ad esempio le tabaccherie) e per i negozi più grandi. Quale permesso serve per aprire un negozio di abbigliamento di piccole dimensioni? Dal 2006 la licenza non è più necessaria se si invia la scia commerciale al SUAP, ma il negozio deve avere:

  • una superficie inferiore ai 250 mq nei Comuni con più di 10 mila abitanti;
  • una superficie inferiore ai 150 mq nei Comuni con meno di 10 mila abitanti.

Se il locale commerciale rientra in questi parametri, basterà inviare al Comune un’autocertificazione dei requisiti necessari allo svolgimento dell’attività di vendita. Quale documento devi presentare al sindaco per avviare un negozio di abbigliamento? Questa documentazione, nota come Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), va trasmessa per via telematica ed ha effetto immediato, ai sensi dell’art. 19 della legge 241/90.

La Comunicazione Unica d’Impresa

Il passo successivo (o contestuale) alla SCIA è la Comunicazione Unica d’Impresa. Con questa procedura informatica potrai sbrigare in un solo passaggio diverse pratiche necessarie per l’apertura di un negozio, come l’iscrizione al registro delle imprese, la richiesta del codice fiscale e della partita IVA, e l’iscrizione agli enti previdenziali.

In questo fascicolo telematico dovrai includere anche la SCIA. Quale documento dovrai inserire nella Comunicazione Unica d’Impresa? Puoi inviare la Comunicazione unica d’impresa autonomamente tramite PEC e autenticandoti con la firma digitale, oppure avvalerti di un intermediario.

Chi può aprire un negozio?

Chiunque può aprire un negozio, a patto di rispettare alcuni requisiti. Non devi aver subito condanne penali superiori a 3 anni di detenzione, non devi aver dichiarato fallimento in precedenza e non devi essere sottoposto a restrizioni di libertà, come il divieto o l’obbligo di soggiorno.

Quale permesso serve per aprire un negozio di abbigliamento: i requisiti del locale commerciale

Con la SCIA, certifichi che il tuo locale commerciale sia a norma di sicurezza e rispetti tutte le norme igienico-sanitarie previste per il settore merceologico. Quali sono i requisiti del locale commerciale per l’apertura di un negozio di abbigliamento? Spetterà al Comune controllare che il tuo negozio sia in regola, entro 90 giorni dalla comunicazione. I controlli solitamente vengono effettuati dai Vigili Urbani e dagli ispettori della ASL. Assicurati che il tuo negozio abbia la destinazione d’uso commerciale, rispetti i requisiti igienico-sanitari e abbia l’impianto elettrico a norma.

Nota bene: non devi preoccuparti se il tuo negozio si trova vicino a un’attività simile, poiché non occorre più rispettare distanze minime. Tuttavia, alcuni Comuni potrebbero prevedere delle limitazioni per alcune attività. Informatati prima di aprire il negozio per non rischiare brutte sorprese!

Quanto costa aprire un negozio

I costi per l’apertura di un negozio possono variare considerevolmente a seconda di diversi fattori. Quali sono i costi da considerare per aprire un negozio di abbigliamento? Questi includono il settore merceologico, gli arredi, la superficie del locale, gli investimenti pubblicitari, le spese per il personale e le eventuali agevolazioni o finanziamenti disponibili nella tua Regione.

Volendo fare una stima approssimativa, i costi iniziali per un piccolo negozio di abbigliamento si aggirano intorno ai 20.000 euro, mentre per attività di dimensioni più grandi potrebbero superare i 50.000 euro.

Se hai intenzione di investire nel digitale, puoi concentrare i tuoi investimenti nell’avvio di un e-commerce. Quali sono le alternative per investire nel settore digitale? Questa opzione potrebbe richiedere investimenti meno onerosi rispetto all’apertura di un negozio fisico, consentendoti di focalizzarti sullo sviluppo di un sito web di e-commerce e sulle strategie di marketing digitale.

Ricorda che i costi possono variare notevolmente in base alle tue scelte specifiche e alle caratteristiche del tuo progetto imprenditoriale. È sempre consigliabile valutare attentamente i costi previsti e pianificare il budget necessario per l’apertura del tuo negozio, in modo da evitare sorprese finanziarie lungo il percorso.

Conclusione

Per aprire un negozio di abbigliamento e ottenere l’autorizzazione necessaria, è importante soddisfare i requisiti oggettivi e soggettivi stabiliti per gli esercizi di vicinato. Questi requisiti riguardano la superficie di vendita, la conformità alla normativa igienico-sanitaria, edilizia, urbanistica, di sicurezza e di destinazione d’uso dei locali. Inoltre, è fondamentale rispettare i requisiti morali e professionali per l’accesso e l’esercizio delle attività commerciali. Per quanto riguarda i procedimenti amministrativi, è necessario presentare una S.C.I.A. per l’autorizzazione dell’insegna, e potrebbero essere richiesti ulteriori adempimenti specifici in base alle normative locali.

Punto chiave: Per aprire un negozio di abbigliamento, è necessario rispettare i requisiti oggettivi e soggettivi, presentare una S.C.I.A. e soddisfare gli eventuali adempimenti amministrativi specifici.

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