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Dichiarazione variazione catastale non necessaria, cosa devi sapere

Quando si tratta di adempimenti catastali, la regola generale può sembrare complessa, ma esistono eccezioni importanti da considerare. In questo articolo esploreremo dettagliatamente il tema della “dichiarazione variazione catastale non necessaria”.

dichiarazione variazione catastale non è necessaria
Dichiarazione variazione catastale non è necessaria

Spiegheremo quando e perché questa procedura non è richiesta, offrendo chiarezza e comprensione su un argomento potenzialmente intricato. Con esempi pratici e indicazioni precise, scoprirai le situazioni in cui puoi risparmiare tempo e risorse evitando la dichiarazione variazione catastale, senza trascurare i requisiti legali e normativi.

Quando NON è necessario presentare la variazione catastale DOCFA?

Le regole riguardanti il catasto possono sembrare complesse, ma possiamo semplificarle. In linea di massima, un’unità immobiliare deve essere registrata nel catasto quando è in grado di operare in modo autonomo dal punto di vista funzionale e reddituale. Tuttavia, ci sono casi in cui non è richiesta la registrazione, risparmiando tempo e risorse.

Ecco sei situazioni in cui non è necessario presentare la variazione catastale DOCFA:

  1. Manufatti di dimensioni ridotte: Gli edifici con una superficie inferiore a 8 metri quadrati sono esenti, a meno che non siano parte integrante di un’altra unità immobiliare.
  2. Serre: Le serre utilizzate per la coltivazione e la protezione delle piante, che non generano reddito e hanno caratteristiche trasparenti o semi-trasparenti, non richiedono registrazione.
  3. Vasche per acquacoltura o irrigazione: Le strutture utilizzate per l’acquacoltura o l’irrigazione, non legate a un’unità immobiliare principale, sono escluse dalla registrazione.
  4. Manufatti isolati senza copertura: Anche se privi di copertura, se questi edifici sono soggetti a trasferimenti di proprietà o ricostruzioni, potrebbero richiedere una registrazione come unità collabenti.
  5. Strutture agricole di piccole dimensioni: Tettoie, porcili, pollai e simili, con un’altezza inferiore a 1,80 metri e un volume inferiore a 150 metri cubi, sono escluse, a meno che non siano pertinenze di altre unità.
  6. Manufatti precari non fissati al suolo: Edifici temporanei, senza fondamenta e non stabilmente ancorati al suolo, non richiedono registrazione, poiché mancano di autonomia funzionale e reddituale.

In queste situazioni, è possibile risparmiare tempo e risorse, evitando procedure di registrazione non necessarie. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un esperto per essere sicuri di rispettare correttamente le normative vigenti.

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Dichiarazione variazione catastale non necessaria, immobili senza rendita

Quando si tratta di censire immobili presso il catasto, la presenza di una rendita catastale diventa un punto cruciale. Tuttavia, esistono situazioni in cui alcuni tipi di proprietà richiedono un’attenzione particolare, nonostante non generino alcuna rendita catastale. Ecco una panoramica dettagliata di quattro categorie catastali di immobili che devono essere censite, anche senza una rendita catastale.

1. Aree urbane (F1)

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Le aree urbane, che possono includere porzioni o interi lotti di terreno, devono essere censite al catasto fabbricati, anche se non generano rendite catastali. Queste aree possono essere identificate come proprietà esclusive e spesso fungono da base per il trasferimento di diritti reali.

2. Unità collabenti – costruzioni con un accentuato livello di degrado (F2)

Le unità collabenti, caratterizzate da un evidente degrado strutturale, devono essere censite anche se non soddisfano i requisiti di agibilità. È fondamentale che queste costruzioni vengano identificate e catalogate nel catasto, anche se non generano redditi catastali. In caso di trasformazione di un edificio in unità collabenti nel corso del tempo, è richiesta una perizia giurata per attestarne lo stato di degrado.

3. Fabbricati o loro porzioni in corso di costruzione o di definizione (F3-F4)

Le porzioni di fabbricati in fase di costruzione o incompleti richiedono una particolare attenzione nel processo di censimento al catasto. Anche se i lavori sono in corso o sospesi, è necessario identificare queste proprietà per una corretta registrazione.

4. Lastrici solari (F5)

I lastrici solari, ovvero le superfici piane che coprono i fabbricati, devono essere censiti al catasto pur non generando redditi catastali. È importante identificarli in modo accurato per una corretta registrazione delle proprietà.

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In conclusione, sebbene questi immobili non producano rendita catastale, è essenziale censirli correttamente presso il catasto fabbricati per garantire una registrazione accurata e completa delle proprietà immobiliari.

Quando non è necessaria la dichiarazione catastale: variazioni senza impatto sulla rendita

Mai sentito parlare dell’obbligo di dichiarazione variazione catastale? È una questione importante da tenere d’occhio quando si apportano modifiche interne o esterne alla tua proprietà. Secondo le direttive dell’Agenzia del Territorio, non è sempre necessario presentare questa dichiarazione per ogni modifica.

Quando si tratta di modifiche che impattano lo stato, le dimensioni o la categoria di un edificio a causa di lavori di ristrutturazione, ampliamento o cambio di destinazione d’uso, è obbligatorio presentare una dichiarazione catastale. Per esempio, se stai trasformando un grande spazio in più stanze o convertendo un magazzino in un loft, è necessario procedere con la dichiarazione di variazione presso il catasto.

Tuttavia, non tutte le modifiche richiedono questa procedura. Piccoli interventi, come lo spostamento di una porta o di un muro divisorio, che non alterano il numero o la funzionalità delle stanze, non richiedono la dichiarazione, anche se influenzano la superficie utile. Ad esempio, se decidi di spostare una porta per migliorare la luminosità di una stanza, mantenendo invariata la sua destinazione originale, non è necessario comunicarlo al catasto.

Anche per quanto riguarda gli spazi esterni, come balconi o terrazze, solo modifiche rilevanti che cambiano la loro destinazione d’uso richiedono la dichiarazione variazione catastale. Se ad esempio stai chiudendo un balcone per integrarlo nella tua abitazione, è necessario segnalarlo al catasto. Tuttavia, se stai semplicemente sostituendo il pavimento del balcone senza alterarne la funzionalità, non è richiesta alcuna comunicazione al catasto.

In sintesi, la regola fondamentale è che se la modifica influisce sulla rendita dell’immobile, è necessario segnalare il cambiamento. Al contrario, se la modifica è solo di natura estetica o non impatta la struttura o la destinazione dell’immobile, la variazione catastale non necessaria.

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