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Come ottenere due classi energetiche in più? Ecobonus 2022 al 110%

Come ottenere due classi energetiche in più?
Come ottenere due classi energetiche in più?

Come avrai gia sentito parlare in giro esiste l’ecobonus nel 2022 che permette di avere molte agevolazioni fiscali, per entrare c’è un paletto, come ottenere due classi energetiche in più. Spiegheremo in questo articolo quali sono le procedure tecniche per ottenere il miglioramento energetico di due classi. Daremo indicazioni su come dimostrarlo all’agenzia delle entrate e non aver problemi in futuro.

Cosa sono le classi energetiche?

Le prestazioni energetiche valutano il consumo energetico di un edificio o di un’abitazione durante l’utilizzo degli impianti di riscaldamento e di raffreddamento. Questi dati, conosciuti come ”indici di prestazione termica”, assieme ai requisiti minimi di efficienza energetica, contribuiscono a definire la classe energetica dell’immobile (da A a G).

Le classi sono dieci in quanto il livello A è suddiviso a sua volta in modo decrescente nelle classi A4 (massima efficienza), A3, A2 ed A1. La prestazione energetica è valutata sia per definire il fabbisogno di riscaldamento che per stabilire quello di raffreddamento. In questo modo sarà possibile calcolare il consumo di energia per la climatizzazione estiva ed invernale prendendo come riferimento non tanto il rendimento degli impianti quanto la qualità della muratura, la coibentazione e l’isolamento termico.

Come ottenere due classi energetiche in più dei muri esterni? La trasmittanza

Ogni muratura esterna ha una sua trasmittanza che è la capacità di trattenere il calore da parte di una pacchetto murario esterno. Infatti è risaputo che il calore tende ad andare verso i punti più freddi (l’esterno in questo caso). Più il valore di trasmittanza è basso più il calore/fresco viene trattenuto all’interno dell’abitazione. Nella abitazione anni 60/70/80 un valore di trasmittanza del pacchetto murario esterno si può aggirare intorno ai 1,300 W/m2K (unità di misura).Per migliorare tale valore bisogna applicare un cappotto termico che permette di abbassare la trasmittanza.

Miglioramento energetico di due classi con il fotovoltaico

Il fotovoltaico può contribuire in maniera significativa alla riduzione dei consumi energetici di un edificio così come calcolati dalla certificazione energetica solo se il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria sono prodotti con l’elettricità. In pratica con una pompa di calore. In tutti gli altri casi, il miglioramento energetico è marginale, dell’ordine del 2-4%, ed ha a che fare essenzialmente con l’incidenza sui consumi delle pompe di circolazione, eventuale ricircolo sanitario e consumo elettrico della caldaia normale o a condensazione. Pertanto, l’installazione di un impianto fotovoltaico può contribuire in modo determinante all’abbattimento della bolletta elettrica, soprattutto se si autoconsuma l’energia prodotta. Non è  però necessariamente un fattore determinante per l’innalzamento della classe energetica di una casa o di un edificio.

Cosa fare per ottenere due classi energetiche in più ed avere ingresso all’ecobonus 2022 al 110%?

Per arrivare al superamento di due classi energetiche occorre elaborare un vero e proprio progetto energetico. Infatti solo con lo studio delle tamponature esterne, lo studio di nuovi impianti (es.fotovoltaico), si può migliorare con certezza la classe energetica di una casa. Per fare ciò occorre iniziare la progettazione prima della  ricerca di un’impresa e procedere secondo questi step:

  • APE (attestato di prestazione energetica) prima dei lavori, in modo da sapere da quale classe energetica si deve partire;
  • studio delle tamponature esterne e dei nuovi impianti che si devono installare, con la legge 10/91 arrivare alla tipologia di materiali da utilizzare nel cappotto delle murature esterne e quanti pannelli fotovoltaici occorrono;
  • elaborazione di computo metrico estimativo con il costo dei lavori e dei materiali che verranno utilizzati nella ristrutturazione;
  • presentare la pratica edilizia CILA o SCIA con incarico di direzione dei lavori, il quale avrà il compito di verificare quanto specificato nella legge 10/91 e il giusto utilizzo dei materiali indicati nella stessa;
  • elaborazione dell’AQE (attestato di qualificazione energetica) da parte del direttore dei lavori. Il quale lo allega alla comunicazione di fine lavori e collaudo della pratica edilizia;
  • redazione dell’APE finale che attesta il miglioramento energetico di due classi a seguito degli interventi svolti;

Inseriamo la descrizione dell’ENEA sull’ecobonus al 100%.

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Migliorare le classi energetiche con le fonti rinnovabili conviene?

Il fabbisogno energetico di un’abitazione può oggi essere prodotto in maniera significativa da energia prodotta da fonti rinnovabili (sole o il vento). In pratica è possibile installare sul proprio tetto o in giardino un impianto solare termico o a concentrazione per produrre acqua calda sanitaria. O integrare un sistema di riscaldamento a bassa temperatura. Inoltre, si possono installare pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica, la quale potrà essere in parte utilizzata per alimentare una pompa di calore o altri sistemi elettrici.

Convenienza a breve termine

Questi impianti hanno un loro costo iniziale da mettere nel conto, ma con un buon business plan fatto da un esperto si può verificare che il tempo di rientro dell’investimento sia relativamente breve.

Conviene migliorare l’isolamento termico di un edificio?

L’isolamento termico di un sottotetto in un condominio con impianto di riscaldamento centralizzato, può portare a un risparmio sulla bolletta energetica dell’ordine del 10%. Tale investimento ha a un tempo di rientro  di circa 3 anni, in quanto si può ridurre di circa 2/3 il fabbisogno di energia per la climatizzazione.

La sostituzione dei serramenti, invece, comporta un risparmio energetico maggiore – circa il 20% – ma dato l’elevato costo dell’intervento si ripaga solo in 30 anni.

Analogamente, elevare la coibentazione dell’edificio con un cappotto esterno garantisce un risparmio di ben il 40% sulla bolletta energetica ma il costo dell’intervento si ammortizza in 40 anni.

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