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Classe catastale immobile: Cosa è? A cosa serve? Come si calcola?

Vediamo la differenza tra categoria catastale e classe catastale 1, 2, 3, 4, 5, 6 immobile che spesso vengono confuse

Se state cercando informazioni dettagliate e pratiche sulla natura e l’importanza della classe catastale, siete nel posto giusto. La classe catastale è un concetto fondamentale nel settore immobiliare e può influenzare diversi aspetti legati alla proprietà di un immobile, compreso il suo valore di mercato. In questo articolo, esploreremo cos’è esattamente la classe catastale, chi la determina, come può essere modificata e quali sono le implicazioni di diverse classi catastali sul valore dell’immobile. Scopriremo anche il significato specifico di ogni classe, per aiutarvi a comprendere meglio questo aspetto cruciale della gestione e della compravendita di immobili.

Cosa è la classe catastale di un immobile?

Quando ci imbattiamo nel concetto di “classe catastale” di un immobile, è essenziale avere le basi chiare su cosa sia una zona censuaria e una categoria catastale, temi che abbiamo approfondito in altri articoli..

Iniziamo con la definizione di zona censuaria, un concetto delineato dall’Agenzia delle Entrate come una “porzione omogenea di territorio comunale, dove la redditività dei fabbricati è uniforme”. Ogni comune ha una o più di queste zone, che presentano simili caratteristiche ambientali e socioeconomiche.

Diversamente, la categoria catastale identifica la tipologia delle unità immobiliari all’interno di una zona censuaria, differenziandole per le loro caratteristiche intrinseche che determinano l’uso ordinario e permanente. Queste categorie sono suddivise in gruppi catastali, riflettendo la loro tipologia o destinazione d’uso e influenzando la rendita dell’immobile.

Le classi catastali, quindi, fungono da indicatori della produttività degli immobili nei gruppi A, B e C.

Le categorie catastali definiscono la tipologia dell’immobile, mentre la classe catastale all’interno di ciascuna categoria riflette la sua produttività.

La classe catastale è un ulteriore livello di classificazione che considera diversi fattori:

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Altri elementi influenti includono la posizione dell’immobile (centrale o su strade prestigiose), la luminosità degli ambienti e la funzionalità derivante dall’organizzazione degli spazi. Una migliore classe catastale indica una maggiore rendita catastale.

Quando la redditività è uniforme all’interno di una zona censuaria, e quindi non vi è suddivisione in classi all’interno di una categoria, la classe catastale sarà indicata con “U” (unica). Altrimenti, sarà numerata da “1” a “n” in base alla produttività crescente.

Le classi catastali rappresentano, in definitiva, la potenziale redditività di un’unità immobiliare nei gruppi A, B, C, D e F.

L’Agenzia delle Entrate assegna la classe catastale a seguito di una richiesta di accatastamento o di dichiarazioni riguardanti nuove costruzioni o variazioni urbane. Ogni classe ha associata una tariffa stabilita dall’Agenzia del Territorio competente.

Classe catastale immobile
Classe catastale 1, 2, 3, 4, 5, 6 immobile: Cosa è? A cosa serve? Cosa significa nella visura catastale e che valore ha nel prezzo di casa.

Quante sono le classi catastali?

Il numero delle classi catastali non è fisso e varia in base all’ubicazione dell’immobile, ovvero dal Comune in cui si trova. Questa variazione dipende dai differenti valori di mercato delle locazioni presenti per una stessa categoria. Le classi catastali sono identificate da un numero progressivo: la prima classe è indicata con il numero 1 e comprende gli immobili a reddito più basso. Le classi successive corrispondono a immobili con redditi più elevati. Quando una categoria non prevede una suddivisione in classi, essa viene indicata con “U” (unica). Cosi come di seguito riepilogato:

  • classe catastale 1 immobile redditività bassa
  • la classe catastale 2 immobile redditività bassa
  • classe catastale 3 immobile redditività media
  • la classe catastale 4 immobile redditività media
  • classe catastale 5 immobile redditività alta
  • la classe catastale 6 immobile redditività alta

Leggi il nostro articolo in cui spieghiamo tutto sulla categoria catastale C2,C3 e C6

Chi stabilisce la classe catastale immobile?

La classe del catasto di un immobile è determinata dall’Agenzia delle Entrate in base a specifici criteri definiti dalla normativa vigente. Questa classificazione è fondamentale per determinare l’imposta municipale propria (IMU) e altre tasse legate alla proprietà.

La legge italiana prevede che ogni comune abbia una propria mappa delle classi catastali, che definisce le caratteristiche e i parametri per assegnare una classe catastale a ciascun immobile. I criteri considerati includono la zona geografica, la tipologia dell’immobile, la sua consistenza e le potenzialità d’uso.

È importante notare che la classe del catasto può essere rivista in seguito a variazioni strutturali o urbanistiche dell’immobile, o su richiesta del proprietario in determinati casi. In definitiva, l’Agenzia delle Entrate è l’ente preposto a stabilire e aggiornare le classi catastali in base alle norme e ai dati disponibili.

Come cambiare classe catastale immobile

Se hai la necessità di cambiare la classe catastale di un immobile, potresti essere interessato alla procedura di revisione parziale del classamento per microzone. Questa revisione comporta una variazione della categoria e della classe catastale, che sono assegnate in base alla destinazione d’uso, alle caratteristiche costruttive e al contesto urbano dell’immobile.

Quando un Comune richiede una revisione del classamento per le unità immobiliari situate in microzone comunali “anomale”, l’Agenzia delle Entrate può avviare il procedimento di riclassamento e revisione delle rendite catastali. Dopo la revisione del classamento, gli intestatari ricevono un avviso di accertamento con la nuova determinazione del classamento e della rendita catastale.

Se ricevi un avviso di accertamento e ritieni che sia errato, hai due opzioni:

  1. puoi chiedere un riesame in autotutela
  2. oppure presentare un ricorso alla Commissione tributaria provinciale competente;

Il riesame in autotutela può essere richiesto inviando una domanda all’Ufficio provinciale dell’Agenzia delle Entrate, mentre per il ricorso è necessario notificare l’Ufficio provinciale entro 60 giorni dalla ricezione dell’avviso di accertamento.

È importante essere assistiti da un professionista (avvocato, commercialista, ragioniere) per la presentazione del ricorso. Inoltre, se trovi errori nelle informazioni riportate nell’avviso, come le generalità dell’intestatario o l’ubicazione dell’immobile, puoi richiedere la correzione dei dati catastali online.

Leggi il nostro approfondimento su come fare la correzione degli errori catastali a Roma

Cosa significa classe 1 2 3 4  5  6 catastale?

Se stai cercando di comprendere il significato delle classi catastali, è importante avere chiarezza su cosa rappresentano i diversi numeri, da 1 a 6. Iniziamo con la classe 1, che è la più bassa nella scala. Questa classe è assegnata agli immobili con un reddito più modesto.

Man mano che avanziamo verso le classi catastali successive, ovvero la 2, la 3, la 4, la 5 e infine la 6, i redditi degli immobili rappresentati aumentano progressivamente. Quindi, una classe catastale più alta indica generalmente immobili con un reddito dichiarato più elevato.

Questo sistema di numerazione della classe catastale è essenziale per determinare diverse imposte e tariffe legate alla proprietà immobiliare. La classe catastale di un immobile fornisce informazioni cruciali per valutare la sua posizione fiscale e le implicazioni finanziarie associate.

Quanto incide la classe catastale sul valore di un immobile?

La classe catastale può influenzare il valore delle tasse e delle imposte locali che gravano sull’immobile. Tuttavia, non è direttamente correlata al suo valore di mercato, che dipende da altri fattori come la posizione, le condizioni dell’edificio e il mercato immobiliare locale.

Cosa significa categoria a3 classe 6?

Quando ci si imbatte nella dicitura “Categoria A3 classe 6” su una visura catastale, è importante comprendere il suo significato specifico nel contesto dell’immobile in questione. Questa indicazione riflette che la proprietà è classificata come “Abitazioni di tipo economico” secondo la categoria catastale A3, e che è attribuita una classe  catastale di redditività pari a 6.

La classe di redditività, in questo contesto, rappresenta il grado di rendimento potenziale dell’immobile in termini economici, considerando fattori come il valore locativo e la sua utilità. In sostanza, questa classificazione fornisce informazioni rilevanti sul tipo e sul potenziale economico dell’unità immobiliare registrata.

Leggi di più sulla categoria catastale D

Differenza tra categoria catastale e classe catastale

La categoria catastale (A1, A2, A3, A4, A5, A6, A7, A8, A9, A10, A11, B1, B2, B3, B4, B5, B6, B7, B8, C1, C2, C3, C4, C5, C6, C7, D1, D2, D3, D4, D5, D6, D7, E1, E2, E3, E4, E5, E6, E7, E8, E9, F1, F2, F3, F4, F5, F6, F7) indica la destinazione d’uso catastale. Ogni categoria corrisponde a un determinato tipo di edificio o terreno, determinante per il calcolo della rendita catastale e delle relative imposte come l’IMU.

D’altra parte, la classe catastale (1, 2, 3, 4, 5, 6) indica la redditività dell’immobile. Questa classificazione è basata sui dati di tipo economico e influisce anch’essa sul calcolo della rendita catastale e sulle imposte da versare.

In sintesi, la categoria determina l’uso dell’immobile mentre la classe riflette il suo valore reddituale. Entrambe sono fondamentali nel determinare l’imposizione fiscale relativa alla proprietà immobiliare.

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