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Quanto costa sanare un bagno abusivo?

Sanare un bagno abusivo è un’operazione fondamentale per evitare problemi legali e garantire la conformità dell’immobile alle normative edilizie. Un bagno realizzato senza le dovute autorizzazioni può impedire la vendita o la locazione della casa, oltre a esporre il proprietario a sanzioni amministrative e richieste di demolizione in caso di controlli comunali. Inoltre, la presenza di un bagno non dichiarato può influire sulla regolarità catastale dell’immobile, creando difficoltà nell’accesso a mutui o agevolazioni fiscali.

Ma quanto costa sanare un bagno abusivo? In questo articolo analizzeremo nel dettaglio tutte le spese da affrontare, dalla pratica edilizia alla sanzione amministrativa, e vedremo quali documenti sono necessari per regolarizzare la situazione. Scopriremo anche quali sono i passaggi burocratici da seguire e le possibili conseguenze per chi non effettua la sanatoria, offrendo una guida chiara per evitare problemi futuri.

Cosa significa avere un bagno abusivo?

Un bagno abusivo è un locale realizzato senza le necessarie autorizzazioni edilizie o in difformità rispetto ai titoli abilitativi rilasciati dal Comune. Questa irregolarità può comportare problemi sia dal punto di vista urbanistico che catastale, con conseguenti sanzioni e difficoltà nella compravendita dell’immobile.

quanto costa sanare un bagno abusivo
Quanto costa sanare un bagno abusivo?

I casi più comuni di bagno abusivo includono:

  • Realizzazione di un bagno ex novo senza permessi edilizi, spesso in case datate o ristrutturate senza pratica edilizia.
  • Spostamento o modifica della disposizione degli impianti idraulici e sanitari senza autorizzazione, alterando la distribuzione interna.
  • Ampliamento di un bagno esistente senza titolo edilizio, aumentando la metratura senza aggiornare la documentazione.
  • Creazione di un secondo bagno senza aggiornare la planimetria catastale, causando difformità tra lo stato di fatto e quello registrato.

Per evitare sanzioni e problemi con il Comune, è fondamentale sanare la situazione attraverso una CILA in sanatoria, regolarizzando l’intervento.

Quanto costa sanare un bagno abusivo?

Il costo per la sanatoria di un bagno abusivo varia in base a diversi fattori, tra cui la complessità dell’intervento, la localizzazione dell’immobile e le tariffe applicate dai professionisti coinvolti. In generale, per sanare un bagno realizzato senza autorizzazione, è necessario presentare una CILA in sanatoria, accompagnata dalla variazione catastale, con i seguenti costi stimati:

  • Onorario tecnico per la CILA in sanatoria e la variazione catastale: circa 1.000 euro
  • Diritti comunali per la pratica edilizia: circa 200 euro (variabili in base al Comune)
  • Diritti catastali per l’aggiornamento della planimetria: 70 euro
  • Sanzione amministrativa per l’abuso edilizio: 1.000 euro

Totale stimato per la sanatoria: 2.270 euro

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Questa cifra può variare a seconda delle specifiche richieste del Comune e delle parcelle del tecnico incaricato. È consigliabile consultare un professionista per ottenere un preventivo dettagliato.

Quale pratica serve per sanare un bagno abusivo?

Se il bagno abusivo è stato realizzato senza interventi strutturali(altrimenti servirebbe la SCIA in sanatoria), la soluzione più rapida ed economica per la regolarizzazione è la CILA in sanatoria (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata). Questa procedura è obbligatoria per aggiornare la situazione urbanistica dell’immobile e viene presentata da un tecnico abilitato, come un geometra, architetto o ingegnere, direttamente presso l’ufficio tecnico del Comune.

La CILA in sanatoria è sufficiente quando:

  • Non sono stati modificati muri portanti o strutture portanti dell’edificio.
  • Le dimensioni e la superficie dell’immobile sono rimaste invariate.
  • Non si è verificato un cambio di destinazione d’uso.

Se, invece, il bagno è stato costruito con opere che coinvolgono la struttura portante, potrebbe essere necessario un permesso di costruire in sanatoria, che comporta tempi più lunghi e costi maggiori rispetto alla CILA.

Passaggi per sanare un bagno abusivo

1. Verifica dello stato di fatto

Un tecnico dovrà effettuare un sopralluogo per verificare le modifiche apportate e confrontarle con i documenti ufficiali dell’immobile.

2. Redazione e presentazione della CILA in sanatoria

Il tecnico preparerà la documentazione necessaria, inclusa una relazione tecnica e le tavole grafiche, e presenterà la CILA in sanatoria al Comune.

3. Pagamento della sanzione amministrativa e dei diritti

Il proprietario dovrà pagare la sanzione amministrativa di 1.000 euro, i diritti comunali (circa 200 euro) e i diritti catastali (70 euro).

4. Aggiornamento della planimetria catastale

Se il bagno abusivo non è riportato sulla planimetria catastale, sarà necessario un aggiornamento  della planimetria catastale presso l’Agenzia delle Entrate.

Cosa succede se non si sana un bagno abusivo?

Lasciare un bagno abusivo senza sanatoria può comportare gravi conseguenze legali ed economiche, mettendo a rischio il valore dell’immobile e la sua commerciabilità.

  • Impossibilità di vendere l’immobile: in fase di compravendita, il notaio verifica la conformità urbanistica e catastale. Un bagno non regolarizzato rende l’atto di vendita nullo o obbliga il proprietario a sanare l’abuso prima del rogito.
  • Sanzioni e problemi con il Comune: se emerge un’irregolarità durante un controllo o a seguito di una segnalazione, il Comune può applicare multe maggiorate e imporre la regolarizzazione forzata.
  • Esclusione da mutui e bonus edilizi: gli istituti bancari richiedono immobili conformi per concedere finanziamenti, mentre agevolazioni come il Bonus Ristrutturazioni non sono accessibili per immobili con abusi edilizi.

Regolarizzare il bagno abusivo evita problemi futuri e tutela il valore della proprietà.

Ultime considerazioni su quanto costa sanare un bagno abusivo

Sanare un bagno abusivo è una procedura necessaria per regolarizzare la propria abitazione ed evitare problemi futuri. Il costo complessivo si aggira intorno ai 2.270 euro, tra onorario tecnico, sanzione amministrativa e diritti comunali e catastali. La pratica corretta è la CILA in sanatoria, che deve essere redatta e presentata da un tecnico abilitato.

Se hai un bagno abusivo e vuoi regolarizzarlo, il consiglio è di rivolgerti a un professionista per ricevere una consulenza specifica e procedere con la sanatoria nel più breve tempo possibile.

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