Differenza tra CILA e SCIA i permessi per i lavori di casa
Hai mai desiderato comprendere appieno la differenza tra CILA e SCIA e come esse si applicano nel Comune di Roma? In questo articolo, analizzeremo in dettaglio queste due procedure amministrative, esplorando i documenti necessari, i relativi costi e i tempi di elaborazione.
Cosa è il permesso CILA?
La cila è stata introdotta nel 2010 per semplificare i permessi in edilizia privata. Il nome è la sintesi di comunicazione inizio lavori asseverata. La pratica cila viene utilizzata per presentare o meglio comunicare i lavori di ristrutturazione all’interno di un appartamento, casa o negozio. Infatti con questa comunicazione è possibile autorizzare solamente i lavori interni che non riguardino le parti strutturali e la modifica della sagoma dell’edificio esistente. Una volta presentata all’ufficio tecnico del comune si possono subito iniziare i lavori. Da qualche anno con la cila sono autorizzabili anche la pratica di frazionamento e la pratica di fusione di una o più unità immobiliari
Indice:
Cosa è il permesso SCIA?
La scia è la segnalazione certificata inizio attività, è stata introdotta per snellire le attività burocratiche connesse alle autorizzazioni edili. Con la pratica scia si possono autorizzare i lavori di manutenzione straordinaria anche su parti strutturali e quelli che modificano anche i prospetti di un’abitazione (es. apertura di una finestra o sua modifica). L’unica cosa che non differenzia la scia dalla cila è che per entrambi non ci sono tempi di attesa per iniziare i lavori dopo il protocollo al comune e per entrambe serve un tecnico abilitato geometra, architetto o ingegnere per la loro presentazione.
Quindi quale è la differenza tra cila e scia quale è?
Quando si parla di autorizzazioni per lavori edilizi, è fondamentale distinguere tra due tipologie: la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata). Queste due procedure si differenziano principalmente per il tipo di interventi che richiedono l’autorizzazione.
La SCIA è necessaria per lavori che coinvolgono parti strutturali dell’edificio o modifiche sostanziali alla sua configurazione esterna, come prospetti o ampliamenti che alterano significativamente l’aspetto dell’immobile.
D’altra parte, la CILA è destinata esclusivamente per interventi interni che non influiscono sulla struttura portante dell’edificio, come la ristrutturazione degli spazi interni, la modifica della distribuzione degli ambienti, o l’ampliamento dei vani senza alterare la struttura portante.
In sintesi, la differenza principale tra SCIA e CILA risiede nella natura e nell’entità dei lavori da autorizzare: la SCIA è per interventi strutturali o esterni significativi, mentre la CILA è limitata a modifiche interne che non influenzano la struttura portante dell’edificio.
Quando serve la cila e quando la scia?
Cerchiamo ora di spiegare in sintesi i lavori per cui serve il permesso cila e per quali serve il permesso scia. Possiamo elencare facilmente per la cila le seguenti opere non esaustive:
- opere interne demolizione e ricostruzione di tramezzature per una diversa distribuzione spazi interni;
- sostituzione infissi delle stesse dimensioni;
- spostamento di porte interne;
- rifacimento impianto elettrico;
- ristrutturazione di una bagno con interessamento anche dell’impianto;
- rinnovamento delle cucina e dei suoi impianti;
- frazionamento unità immobiliari (dividere appartamenti);
- fusione unità immobiliari (unire appartamenti);
Con il permesso scia sono invece autorizzabili i seguenti lavori (elenco non esaustivo):
- interventi di manutenzione straordinaria qualora riguardino le parti strutturali dell’edificio;
- gli interventi di restauro e di risanamento conservativo qualora riguardino le parti strutturali dell’edificio;
- gli interventi di ristrutturazione edilizia:
- che non portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente;
- non comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici ;
- non comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del dlgs 42/2004
- le varianti a permessi di costruire
- che non incidono su parametri urbanistici e volumetrie;
- non modificano la destinazione d’uso e la categoria edilizia;
- che non alterano la sagoma dell’edificio sottoposto a vincolo (dlgs 42/2004)
- non violano le eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire;
Se ti scordi di chiedere il permesso dei lavori: cila e scia a sanatoria
Se devi sanare casa prima di venderla e ti rendi conto che i lavori fatti tanti anni fa non avevano un permesso richiesto al comune e le differenze rientrano negli interventi descritti sopra sia per la cila che per la scia, puoi regolarizzare la casa con la cila a sanatoria o la scia a sanatoria.
Quanto costano la pratica cila e la pratica scia?
Ogni comune prefissa dei costi fissi per la presentazione delle pratiche edilizie cila e scia, validi come diritti comunali per l’istruttoria della stessa, per fare un esempio a Roma sono fissati ad € 291,24 pagabili attraverso SIRIWEB (piattaforma di riscossione reversali comunali. I costi variabili riguardano il tecnico che presenta i grafici e le relazioni tecniche asseverate, nel comune di Roma una pratica cila può costare dai 400,00€ ai 700,00 €, mentre la pratica scia costa dai 600,00 € ai 900,00 €, il tutto dipende dalla tipologia dei lavori, dalla grandezza dell’immobile e dalla presenza o meno nell’incarico al tecnico dell’onere di direttore dei lavori.
Obbligo di variazione catastale dopo la cila e la scia
A seguito della presentazione di una domanda cila o scia, si va quasi sempre a modificare anche la planimetria catastale. Infatti dal 2010 è obbligatorio presentare la variazione catastale alla fine dei lavori rientranti in cila e scia. Per quanto riguarda la cila non è sempre obbligatoria se non si toccano le murature preesistenti. La comunicazione della nuova planimetria catastale andrà a sostituire quelle precedentemente presente negli archivi del catasto. Tutto ciò risulta necessario per mantenere la conformità urbanistica e catastale dell’immobile, necessaria per una futura compravendita.
In cosa differiscono la cila e la scia nel comune di Roma
Nel comune di Roma la CILA viene presentata attraverso piattaforma SUET dal 2016, in questo modo le comunicazioni di inizio lavori vengono protocollate al municipio online.
Anche il permesso scia, si protocolla tramite piattaforma SUET del Comune di Roma completa di tutti gli allegati obbligatori, inserendo però all’interno il calcolo del costo di costruzione ed eventuali oblazioni se presentate per lavori gia ultimati.
Al comune di Roma la differenza è che nella cila non è obbligatorio un direttore dei lavori, mentre nella scia è sempre necessario incaricare un tecnico per la direzione dei lavori.
Documenti necessari sia per presentare una pratica cila e una pratica scia
Sia se si tratta di una comunicazione inizio lavori asseverata o di una segnalazione certificata inizio attività, la documentazione minima necessaria per poter svolgere l’incarico da un tecnico è la seguente:
- Relazione tecnica asseverata di un tecnico dove si dichiara anche la legittimità della preesistenza
- Elaborati grafici con disegni dell’ante, post ed intra operam, stralcio catastale e stralcio di Piano Regolatore Generale (PRG).
- Durc della ditta esecutrice non antecedente a tre mesi (non più obbligatorio, il DURC viene verificato direttamente online dal comune)
- Progetto degli impianti se necessario
- Titolo di proprietà dell’immobile (rogito, successione, etc)
Ogni comune può richiedere ulteriori documenti secondo il proprio regolamento edilizio.