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Lavori in casa senza permessi, come sanare le opere senza autorizzazione

Hai iniziato i lavori in casa senza permessi?  Non hai chiesto le autorizzazioni necessarie per avere la giusta regolarità al catasto e all’urbanistica? Nessun allarme o problema catastrofico, la notizia è che la maggior parte dei lavori senza permessi possono essere sanati, soprattutto quelli che riguardano la tipiche ristrutturazione interna, dove si sposta magari qualche tramezzo o parete per ricreare una stanza, un bagno, un ripostiglio o un angolo cottura per recuperare spazio in casa ed avere una migliore distribuzione interna.

Lavori senza permessi opere interne non riguardanti parti strutturali

lavori in casa senza permessi
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Se la tipologia dei lavori iniziati o già terminati riguardano opere interne, le verifiche per poter analizzare se sanabili o no essenzialmente sono poche e per lo più sistemabili attraverso il pagamento di una sanzione al comune (a Roma è di €1000,00).L’autorizzazione che ci permette di risolvere la mancata comunicazione dell’inizio lavori si chiama CILA che nel comune di Roma si spedisce per via telematica attraverso lo sportello denominato SUET (sportello unico edilizia telematica), dal quale un tecnico abilitato geometra, architetto o ingegnere può spedire l’autorizzazione ai lavori di ristrutturazione, anche per quelli a sanatoria o in corso di opera. Tale comunicazione si può utilizzare solo per opere interne che non riguardano parti strutturali(per intenderci non bisogna avere toccato ne pilastri ne travi ne muri portanti).

Lavori in casa senza permessi, la CILA a sanatoria ed i requisiti che devi conoscere

Se stai pianificando lavori di ristrutturazione interna nel Comune di Roma e vuoi evitare spiacevoli intoppi burocratici, è essenziale comprendere le regole riguardanti la comunicazione d’inizio lavori asseverata (CILA) e le norme igienico-sanitarie. Con oltre due decenni di esperienza nel settore, abbiamo raccolto preziose informazioni su come navigare attraverso questi requisiti senza inciampare nelle trappole comuni.

Ecco una panoramica delle disposizioni normative che devi tenere a mente durante il processo di asseverazione dei lavori:

  1. Dimensioni delle stanze: Affinché una stanza sia considerata abitabile, il Comune richiede una superficie minima di 9 metri quadrati. Assicurati che tutte le stanze coinvolte nella ristrutturazione soddisfino questo requisito fondamentale.
  2. Superficie finestrata: Ogni stanza deve avere una superficie finestrata adeguata, pari ad almeno l’1/8 della superficie totale. Ad esempio, se stai ristrutturando una stanza di 10 metri quadrati, assicurati che la superficie finestrata sia di almeno 1,25 metri quadrati.
  3. Chiostrine e affacci: Attenzione agli affacci delle stanze e delle cucine. Le chiostrine non sono idonee come affacci per queste aree, ma sono consentite solo per disimpegni, corridoi e bagni.
  4. Ripostigli e studi: Se stai considerando l’utilizzo di ripostigli come spazi aggiuntivi, fai attenzione alle dimensioni e alla presenza di finestre. I ripostigli con una superficie superiore a 4 metri quadrati non dovrebbero avere finestre e l’uso di tali spazi come studi potrebbe sollevare interrogativi con gli ispettori comunali.

Ricorda che rispettare queste normative è cruciale per evitare possibili sanzioni e ritardi nel processo di approvazione dei lavori.

Lavori in casa senza permessi opere esterne o su parti strutturali

Hai eseguito una serie di interventi edilizi che comprendono l’installazione di nuove finestre, la costruzione di un muro di delimitazione e la realizzazione di una tettoia. È importante notare che, in questo contesto, esiste la possibilità di regolarizzare tali lavori attraverso la presentazione di una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) a sanatoria o tramite un procedimento di accertamento di conformità edilizia.

Se queste modifiche coinvolgono parti strutturali dell’edificio, sarà necessario coinvolgere un ingegnere edile. Quest’ultimo dovrà preparare una relazione tecnica asseverata che attesti che le opere eseguite non hanno compromesso la stabilità statica dell’edificio esistente. Questa procedura è fondamentale per garantire che le modifiche apportate siano conformi alle normative edilizie e non mettano a rischio la sicurezza o l’integrità strutturale dell’edificio.

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SCIA in sanatoria cosa è?

scia a sanatoria roma
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La SCIA in sanatoria è un importante strumento nel campo edilizio che permette di correggere violazioni o abusi edilizi commessi senza aver precedentemente richiesto l’autorizzazione necessaria, chiamata SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Questo processo di correzione è reso possibile attraverso la presentazione della cosiddetta SCIA in sanatoria, un documento specifico che consente di mettere a posto situazioni non conformi alle normative edilizie, a condizione che si paghi una sanzione.

La SCIA in sanatoria è disciplinata dall’articolo 37 del Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) n. 380/2001, noto come “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”. Questo documento è un’autorizzazione speciale che offre ai proprietari di edifici o opere edili la possibilità di regolarizzare situazioni irregolari, ovvero di mettere a posto opere che sono state realizzate senza l’adeguata autorizzazione o che non rispettano le disposizioni normative esistenti.

In pratica, la SCIA in sanatoria rappresenta un mezzo per regolarizzare opere edilizie realizzate in violazione delle normative edilizie, consentendo ai proprietari di immobili di conformarsi alle leggi edilizie vigenti. Questo processo di regolarizzazione può contribuire a risolvere situazioni di non conformità edilizia in modo legale e evitare sanzioni più severe da parte delle autorità competenti.

Lavori in casa senza permessi sanzione SCIA a sanatoria Roma

La procedura di SCIA a sanatoria a Roma è un meccanismo legale che permette di regolarizzare lavori edilizi che sono stati eseguiti senza i necessari permessi. Questo processo coinvolge il pagamento di una sanzione, il cui importo varia in base al tipo di lavoro eseguito. Nel caso del Comune di Roma, la sanzione è di solito due volte il costo di costruzione, il quale di solito si attesta attorno ai 500,00/600,00 euro. In aggiunta a questa sanzione, vi sono ulteriori oneri, tra cui i diritti di segreteria pari a €501,24 e una sanzione minima di €1000,00.

I tempi della SCIA a sanatoria

Per quanto riguarda i tempi di questa procedura, la SCIA a sanatoria o l’accertamento di conformità diventano validi non appena la richiesta viene protocollata. Entro un periodo di 60 giorni dalla protocollazione, il Comune di Roma ha il diritto di richiedere ulteriori documenti o informazioni relative alla pratica edilizia in questione. Questo permette al Comune di valutare in modo adeguato la conformità dei lavori ed effettuare eventuali verifiche aggiuntive, garantendo che tutti i requisiti siano soddisfatti.

Variazione catastale per lavori in casa senza permessi

cila telematica suet roma
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Dopo aver presentato la pratica edilizia, che può assumere la forma di una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) o una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) in sanatoria, è fondamentale prestare attenzione alla variazione catastale. Questo processo dovrebbe essere avviato entro un periodo di 30 giorni a partire dalla data in cui la pratica è stata ufficialmente depositata presso le autorità competenti.

L’importanza di questo adempimento deriva dalla necessità di garantire la coerenza tra lo stato urbanistico e catastale dell’immobile. Mantenere questa coerenza è cruciale, soprattutto in vista di eventuali future operazioni di compravendita dell’immobile in questione.

In pratica, la variazione catastale implica l’aggiornamento dei dati relativi all’immobile nel catasto, il registro ufficiale che tiene traccia delle proprietà terriere e immobiliari in una determinata giurisdizione. Questo aggiornamento è essenziale per riflettere con precisione le modifiche apportate all’edificio a seguito dei lavori edilizi, garantendo così che le informazioni catastali siano congruenti con la realtà fisica dell’immobile.

Questo processo di aggiornamento può coinvolgere l’assegnazione di un nuovo codice catastale, la modifica delle caratteristiche dell’immobile, o altre eventuali correzioni che si rendono necessarie in seguito ai lavori edilizi. Mantenere le informazioni catastali aggiornate è fondamentale per evitare potenziali problemi legali o di conformità urbanistica in futuro, specialmente nel contesto di una possibile compravendita dell’immobile.

In sintesi la variazione catastale dopo la presentazione della pratica edilizia sia essa CILA o SCIA in sanatoria, va presentata entro 30 gironi dall’avvenuto deposito. L’accasamento risulta necessario per mantenere la regolarita’ urbanistica e catastale della casa in previsione di una futura vendita dello stesso.

Quanto costa un geometra per sanare i lavori in casa senza permessi a Roma

Di solito, il costo CILA in sanatoria richiesto da un geometra, architetto o ingegnere a Roma per preparare una Certificazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) oscilla tra i €300,00 e i €400,00, escludendo le eventuali sanzioni e i diritti di istruttoria che potrebbero essere aggiunti. Per quanto riguarda il costo SCIA in sanatoria, purtroppo, non è facilmente prevedibile in modo specifico, ma in genere non dovrebbe superare i €1.000,00.

Questi costi variano in base a diversi fattori, tra cui la complessità del progetto, la dimensione dell’edificio e le esigenze specifiche del cliente. È importante notare che tali costi sono approssimativi e che è sempre consigliabile consultare direttamente un professionista per ottenere un preventivo preciso in base alle vostre esigenze e alla situazione specifica. Inoltre, è fondamentale tenere presente che ci potrebbero essere ulteriori costi associati al processo di regolarizzazione di un progetto edilizio in sanatoria, come le tasse comunali e altre spese amministrative.

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